Presentato il nuovo portale dedicato agli assistenti familiari
“Intendiamo supportare genitori, figli, parenti che assistono i propri parenti fragili o malati, offrendo informazioni utili e pratiche”
LECCO – Un luogo in cui porre domande e trovare risposte, soprattutto pratiche, per assistere familiari in condizioni di fragilità o malati: il nuovo portale presentato da ATS Brianza intende assolvere proprio questa funzione, prendendo atto della continua crescita sul territorio di persone che ricoprono il ruolo di caregiver, benché non a livello professionale, e quindi non essendo dotati di competenze specifiche. Questo innovativo strumento vuole essere un supporto per coloro che si ritrovano ogni giorno, ventiquattro ore su ventiquattro, a doversi occupare dei propri cari, senza soluzioni di continuità.
“Con il portale intendiamo rivolgerci a caregiver informali, quali genitori, figli o parenti che gratuitamente curano persone anziane, malate o fragili e, in molti casi, non come azione volontaria ma perché si ritrovano costretti a farlo, essendo coinvolti in una relazione affettiva con loro. Fino a questo momento, nonostante la legge di bilancio 2018 abbia contributo a riconoscere e delineare la figura del caregiver, continuano a mancare supporti specifici per soggetti che svolgono pratiche assistenziali di questo genere – spiega il Dr. Carmelo Scarcella, Direttore Generale ATS Brianza – senza contare che, per assolvere tali funzioni, spesso rinunciano a soddisfare le proprie necessità. Il caregiver, come risorsa, andrebbe valorizzato, ma deve essere adeguatamente formato e supportato”.
I numeri dei caregiver raccolti da ATS Brianza
Per dare conto di quanto la presenza di caregiver familiari sia radicata nel territorio, ATS Brianza ha condotto un’indagine considerando quanti cittadini vivono in condizioni di fragilità o disabilità, e che potenzialmente necessiterebbero di servizi assistenziali: è emerso che 62.186 soggetti, facenti parte del territorio a cui fa capo ATS Brianza, presenterebbero questo bisogno, pari al 5,2% della popolazione totale dell’azienda territoriale sanitaria, ovvero all’incirca 1,2 milioni di persone. Calcolando che per ogni soggetto da assistere servono almeno 2 caregiver, il 10% degli individui situati nel territorio di ATS Brianza dovrebbe ricoprire funzioni assistenziali.
ATS Brianza ha scelto di muoversi differentemente rispetto a ISTAT, che ha effettuato un’analisi con l’obiettivo di stimare quanti caregiver fossero presenti in Italia. Dai risultati dell’Istituto è possibile riscontrare come non vengano distinti i diversi tipi di caregiver: sul 17,4% della popolazione, vale a dire almeno 8,5 milioni di persone, 7,3 milioni (14,9%) sono familiari delle persone bisognose di cure. Tuttavia tra questi caregiver potrebbero esserci soggetti che fanno visita alla persona malata, ma limitano il proprio tempo assistenziale alla visita, senza occuparsene per il resto della giornata. A impegnarsi maggiormente sono le donne nella fascia d’età 45-55 anni. Inoltre l’innalzamento dell’età media di vita sta comportando la crescita di figli che devono occuparsi dei genitori anziani.
A livello europeo, è possibile notare che, rispetto alla media degli altri Paesi, la figura del caregiver in Italia è ricoperta da familiari.
Una figura essenziale, ma gravosa
“Il ruolo del caregiver è fondamentale – prosegue Scarcella – se non ci fossero bisognerebbe rivolgersi esclusivamente alle RSA, strutture che però non sarebbero in grado di accogliere tutte le persone fragili, malate o in difficoltà. L’impegno che portano avanti è estremamente rilevante, ma gravoso: i caregiver familiari rinunciano a parte, se non addirittura alla loro intera vita sociale. Non necessitano dunque solo di supporto economico, ma anche di momenti in cui staccare e dedicarsi alle proprie attività, sociali e personali. Gli operatori riescono a ritagliarsi tempo per se stessi perché c’è un ricambio, cosa che non avviene nel caso di caregiver familiari. Svolgere questo ruolo comporta anche il possedimento di molte abilità manuali e la capacità di sapersi rapportare con gli interlocutori sanitari e sociali. Per questo la formazione rimane fondamentale per valorizzare i caregiver: spesso, nello svolgere attività assistenziali, possono nascere stati di ansia o paura di fronte a eventi che, se conosciuti, possono essere gestiti senza particolari problemi. Non deve mancare nemmeno un supporto psicologico proprio per l’estenuante dedizione richiesta dai caregiver familiari, impegno che può rischiare di potare i soggetti al burnout“.
Nuovo portale: sezioni e funzionamento
Sulla base di queste considerazioni, e di altre iniziative mirate alla formazione dei caregiver familiari messe in atto da ATS Brianza, nasce il portale ‘Assistere in famiglia’, con l’intento di contribuire alla creazione di un sistema di assistenza territoriale. All’interno della pagina il caregiver familiare potrà trovare informazioni pratiche e utili per l’assistenza al proprio familiare anziano, fragile o malato.
“Nella sezione ‘Consigli & buone pratiche’ – illustra la Dott.ssa Stefania Bolis, Direttore SC Innovazione e Comunicazione ATS Brianza – abbiamo attuato una divisione per patologie, fornendo informazioni pratiche non solo specifiche, ma anche in relazione alla gestione della quotidianità connessa per esempio ai farmaci da somministrare e alla movimentazione del soggetto fragile o malato. Infine, in ‘Servizi e agevolazioni’ abbiamo indicato le facilitazioni a cui i caregiver e gli assistiti possono accedere, che spesso non sono a conoscenza dei propri diritti. La parte più innovativa resta senza dubbio quella dei video, in cui prendono parola i professionisti che hanno collaborato durante i nostri corsi“.
Presente sul sito anche un canale assistenziale per contattare ATS Brianza, spazio in cui è prevista in futuro l’aggiunta di una chat in cui interagire in tempo reale.
Il successo dei corsi di formazione
A contribuire al lancio del portale anche il positivo riscontro ottenuto dalla Scuola di Assistenza Familiare per Caregiver ‘Brainart’, promossa da ATS Brianza e organizzata in tre edizioni nell’Ambito di Bellano, Vimercate e Desio, a cui hanno partecipato nel complesso 80 persone. Durante gli incontri sono intervenuti diversi professionisti: medico di Medicina Generale, farmacista, infermiere, psicologo e assistente sociale.
“Molto peculiari gli incontri con farmacista e infermiere – specifica Bolis – che hanno rispettivamente illustrato come somministrare farmaci e, in una camera da letto allestita per l’occasione, come sollevare e movimentare il paziente. Con lo psicologo invece, i partecipanti sono riusciti a soddisfare l’esigenza di un confronto, necessità avvertita costantemente dai caregiver familiari”. Tutti coloro che hanno preso parte alla scuola hanno dichiarato nel questionario di customer satisfaction la disponibilità a partecipare ad altri incontri in futuro. “Il portale è in continua evoluzione, e intendiamo collaborare con i Comuni del territorio per implementarne i contenuti, anche in relazione alle necessità di ciascuna realtà“, conclude Bolis.