Chiama il figlio “Lecco” in onore della città in cui ha vissuto per un anno

Tempo di lettura: 3 minuti
Lecco Lee Sice
Il piccolo Lecco Lee Sice

La scelta di mamma Marlee Sice, australiana, che nel 2014 arrivò a Lecco con un programma di scambio promosso dal Rotary International

“Non trovo davvero le parole per descrivere quanto Lecco significhi per me. E’ il posto più bello del mondo”

GERALDTON – Dalla lontana Australia, arriva una storia che rende omaggio a Lecco e ne sottolinea la capacità di lasciare un segno profondo nel cuore di chi la visita. Marlee Sice, una giovane madre originaria di Geraldton, una piccola cittadina dell’Australia Occidentale, ha scelto di chiamare il suo primogenito “Lecco” in onore della città dove ha vissuto un anno indimenticabile della sua adolescenza.

Marlee, oggi infermiera, ha raccontato la sua esperienza a Lecco, avvenuta nel 2014 grazie a un programma di scambio promosso dal Rotary International. All’epoca, aveva solo 17 anni e si trovò ad abitare con la famiglia Piattoli, una delle tante che hanno partecipato allo scambio culturale. “Sono diventati la mia famiglia e mi hanno trattato come una figlia fin dal primo giorno”, ricorda con emozione Marlee, sottolineando il profondo legame che si è creato con Elena, Massimo e i loro tre figli, uno dei quali si trovava in Australia per un’esperienza simile.

Marlee Sice e il piccolo Lecco
Marlee Sice e il piccolo Lecco

Durante il suo soggiorno, Marlee ha potuto vivere anche con un’altra famiglia lecchese, i Giulivi, che ha descritto come “altrettanto meravigliosa”. La giovane ragazza australiana, grazie all’accoglienza calorosa delle famiglie e all’atmosfera unica di Lecco, ha costruito ricordi che l’hanno segnata per sempre, trasformando quella cittadina affacciata sul lago in un luogo che ancora chiama “casa”.

L’affetto per Lecco è cresciuto nel tempo e, quando Marlee ha scoperto di essere in attesa di un figlio, la scelta del nome è stata quasi naturale. “Non trovo davvero le parole per descrivere quanto Lecco significhi per me – spiega – ai miei occhi è il posto più bello del mondo”. Con questa convinzione, Marlee e sua moglie Phoebe hanno deciso di battezzare il loro bambino proprio con il nome della città italiana.

La scelta di chiamare il figlio “Lecco” non è solo un omaggio alla bellezza del luogo, ma anche ai legami umani che hanno reso quell’anno così speciale per Marlee. “Penso a Lecco ogni giorno, e ora posso vedere la sua bellezza e i suoi ricordi ogni volta che guardo mio figlio”, ha dichiarato la neo-mamma, sottolineando come il nome del suo bambino rappresenti un ponte emotivo tra la sua vita attuale in Australia e quella parentesi che l’ha segnata in Italia.

Ora, Marlee non vede l’ora di tornare a Lecco, questa volta con la sua famiglia, per mostrare loro il luogo da cui deriva il nome del figlio. Un ritorno che sarà certamente carico di emozione e gratitudine per una città che continua a risuonare nel cuore di chi l’ha conosciuta.

La storia di Marlee e del piccolo Lecco è una testimonianza toccante di come i luoghi, le persone e le esperienze vissute in gioventù possano influenzare profondamente il corso della vita, creando legami che superano le distanze geografiche e che, in questo caso, si sono cristallizzati nel nome di una nuova vita.