Giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo: “Dati preoccupanti”

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La scuola è il luogo dove si concentrano maggiormente gli episodi di violenza

Allarme cyberbullismo, l’assessore ai Giovani Durante: “E’ nostro dovere, come adulti, essere modelli positivi promuovendo un uso responsabile e rispettoso delle piattaforme digitali”

LECCO – Si celebra oggi, 7 febbraio, la Giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo, istituita nel 2017 su iniziativa del Miur nell’ambito del Piano nazionale per la prevenzione del bullismo e del cyberbullismo a scuola.

Un fenomeno che si conferma tristemente preoccupante, come testimoniano anche i dati: secondo un’indagine condotta da ScuolaZoo (la più grande community di studenti in Italia) in collaborazione con l’associazione C’è Da Fare Ets, su oltre mille studenti di scuola secondaria di I e II  grado, a scuola su 10 ragazzi 6 sono vittima di violenza. E proprio la scuola emerge come il luogo dove si concentra maggiormente la violenza (64%). Seguono i social (24%), quindi gli ambienti esterni e la casa in percentuali esigue.

Con riferimento al cyberbullismo, i dati dell’attività 2024 diffusi dalla Polizia Postale, parlando di un aumento dei casi, oltre 300 rispetto al 2023. L’analisi dei dati ha consentito di osservare come la fascia d’età più colpita sia quella 14-17 anni, sebbene gli incrementi più significativi siano legati alle fasce d’età 0-9 e 10-13 anni.

L'assessore Alessandra Durante
L’assessore Alessandra Durante

La giornata di oggi vuole essere soprattutto un’occasione di riflessione, anche sul ruolo degli adulti e della comunità educante. Lo ha ribadito Alessandra Durante, assessore alla Famiglia, Giovani e Comunicazione: “Il fenomeno del cyberbullismo in particolare continua a crescere in modo allarmante nel nostro Paese. Nel 2024, oltre 1 milione di studenti tra i 15 e i 19 anni (47%) dichiara di aver subito episodi di cyberbullismo. A differenza del bullismo “tradizionale”, penetra negli spazi più intimi delle vittime, quelli nei quali ci si è sempre sentiti al sicuro, come le loro case, le camerette, eliminando quel minimo di empatia che potrebbe emergere in un confronto faccia a faccia. Questo fenomeno non conosce tregua, seguendo le vittime ovunque vadano, a causa della costante connessione. È pero fondamentale riconoscere che la rete è spesso disseminata di comportamenti negativi da parte degli adulti. Molti, nascosti dietro lo schermo, si lasciano andare a condotte che nella vita reale reprimerebbero. Non si rendono conto che gli spazi virtuali sono vissuti dai giovani con la stessa intensità di quelli reali. I ragazzi osservano, apprendono e replicano ciò che vedono online sia nel mondo digitale che in quello offline, nelle relazioni tra pari ma spesso anche con gli adulti di riferimento, contro genitori, allenatori e docenti” ha detto l’assessore.

Secondo gli ultimi dati, in Italia circa il 37% dei bambini e giovani sono esposti a messaggi di odio, e oltre il 34% a immagini violente. “Finché non ci sarà una presa di posizione coraggiosa e responsabile da parte delle company del settore, è nostro dovere, come adulti, essere modelli positivi, promuovendo un uso responsabile e rispettoso delle piattaforme digitali, per guidare le nuove generazioni verso interazioni più sane e costruttive – ha proseguito Durante – In Italia si sta discutendo da tempo a livello parlamentare per normare le condizioni di presenza dei minori in rete, soprattutto per quanto riguarda il riconoscimento dell’età che oggi è lasciato a una mera autodichiarazione tramite un clic. Il problema è che trattandosi di piattaforme internazionali purtroppo non sia ha la libertà che servirebbe per una regolamentazione interna ad ogni singolo Stato”.

Il Comune di Lecco, ha ricordato l’assessore Durante, sta lavorando sui cosiddetti Patti Educativi Digitali, ovvero “accordi condivisi che possano aiutare a gestire la relazione con il digitale dei minori e che prevedano anche delle indicazioni sull’utilizzo da parte degli adulti che sono coloro che hanno la vera responsabilità sui contenuti e sulle modalità di utilizzo del digitale”.

“A breve – ha spiegato l’assessore – verrà divulgato a tutte le famiglie della Provincia un questionario, dal quale nasceranno proprio questi Patti, dedicati a tutte le fasce d’età, dagli 0 ai 18 anni. Oltre a suggerire l’installazione di app gratuite che monitorino il tempo di connessione, ci tengo a ricordare a tutti gli adulti di non farsi alcuna remora nel controllare l’attività online dei propri ragazzi, mettendo questa condizione in chiaro fin dalla prima consegna di uno strumento con la connessione al web. Nessuna convinzione personale su autonomia, indipendenza o privacy può superare la responsabilità educativa ma anche legale di cosa il proprio figlio minore commette negli ambienti virtuali, esattamente come accade nel mondo reale” ha concluso.

In occasione della giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo questa sera alle 20.30 presso Officina Badoni si terrà la serata di informazione e sensibilizzazione ‘Mai più un banco vuoto’, voluta dall’Associazione NoiBertacchi in collaborazione e con il contributo di altre associazioni del territorio lecchese attive in ambito scolastico e dell’I.I.S. Giovanni Bertacchi.

Alla serata interverranno i relatori Pietro Aiello, Ispettore della Questura di Lecco; Giusy Laganà, dell’associazione FAREXBENE, membro dell’Advisory Board di Generazioni Connesse; Cristina Crugnola, dell’associazione FAREXBENE, esperta in digital e cybercrime; Davide Milani, in arte Sharp Flame, presenterà l’anteprima del suo brano “Effetto spettatore”.

È, inoltre, previsto il collegamento con Elena Ferrara, Senatrice della XVII legislatura promotrice della legge 71/2017. L’incontro si terrà a Lecco Venerdì 7 febbraio alle ore 20:30 presso l’Officina Badoni (Corso Giacomo Matteotti 7). L’ingresso è libero e aperto a tutti fino ad esaurimento dei posti disponibili. Sarà possibile seguire l’evento in diretta streaming sul canale YouTube FAREXBENE.