Il nuovo parco nel rione di Pescarenico, progettato con il contributo di bambini, nonni e studenti del Politecnico di Milano, Polo di Lecco, è stato inaugurato stamattina
Il sindaco di Lecco: “Questo spazio è di tutti. Vogliamo che l’esperienza di Pescarenico diventi un metodo per tutti i rioni della città”
LECCO – Taglio del nastro nel rione di Pescarenico in via Fra’ Galdino, per l’inaugurazione del nuovo parco “L’isola della felicità” avvenuta questa mattina, sabato, con una giornata di sole splendente a fare da cornice, consentendo ai numerosi bambini presenti di poter giocare in questo piccolo gioiellino rionale.
A tagliare il nastro tricolore insieme agli alunni della scuola dell’infanzia Antonio Corti è stato il sindaco di Lecco Mauro Gattinoni, gli assessori i Lavori Pubblici Maria Sacchi e al Welfare Emanuele Manzoni e la maestra Monica Mauri coordinatrice della scuola.
Taglio del nastro preceduto da un momento istituzionale, con il sindaco Gattinoni che ha riavvolto il nastro ripercorrendo le tappe che hanno portato alla giornata inaugurale di oggi.
Nel suo intervento, il primo cittadino ha sottolineato la valenza comunitaria dell’opera che ha visto come primi progettisti proprio i bambini, ai quali è stato chiesto come avrebbero voluto che fosse il nuovo parco giochi. Stessa cosa è stata fatta con i “nonni” del centro sociale “Il Giglio”; successivamente, sono stati coinvolti gli studenti del Politecnico di Milano, Polo di Lecco, per l’ideazione di una serie di proposte progettuali, dalle quali è stato poi preso spunto per realizzare l’opera vera e propria.
“E’ servito del tempo per arrivare a oggi – ha spiegato il sindaco – ma è stato un tempo fatto di dialoghi, confronti, di costruzione e di ricerca dei fondi. Non è stato tempo perso, anzi, ci ha permesso di creare questo spazio che è di tutti. E noi vogliamo che questa esperienza di Pescarenico diventi un metodo per tutti i rioni della città e per tutte le opere, grandi o piccole, che impattano sulla qualità della vita”.
Gattinoni ha poi sottolineato: “Questo metodo di ascolto dei bambini e di cui gli adulti devono essere responsabili, vogliamo che venga scritto e riportato nello Statuto comunale. Solo ascoltando i bambini, i ragazzi e gli adolescenti, che sono le fasce più delicate della nostra comunità, riusciamo a creare ambienti, spazi pubblici e offerte che siano a loro servizio”. Quindi, il sindaco ha ringraziato tutti coloro che si sono adoperati per la buona riuscita di questo progetto tra cui il Rotary Club Le Grigne che ha finanziato le borse di studio dei progettisti del “Poli” di Lecco.
Nel suo intervento, l’assessore Sacchi ha rimarcato il lavoro corale svolto, spiegando come l’obiettivo raggiunto in questo modo ha permesso a tutti di “sentirsi comunità, cogliendone a pieno il significato”.
L’assessore Manzoni invece ha dichiarato: “Aggiungiamo un pezzo alla mappa dei beni comuni del nostro territorio e lo abbiamo fatto coinvolgendo una comunità intera”.
Parola quindi alla pro rettrice del Politecnico di Milano, Polo di Lecco, professoressa Manuela Grecchi, la quale ha ricordato come “tutto questo non ci sarebbe stato senza la tenacia della maestra Monica – aggiungendo – E’ stato un processo di condivisione e poter avere avuto come piccoli progettisti proprio i bambini che con il loro punto di vista ci hanno permesso di vedere cose che noi adulti non avremmo mai potuto vedere è stata un’esperienza notevole”. Quindi, ha concluso: “E’ un parco di tutti e per tutti, e proprio per questo va ricordato che la bellezza dei luoghi non nasce dal fatto che l’Amministrazione controlli, tagli l’erba o pulisca, ma è necessaria e fondamentale la partecipazione: ognuno deve farsi carico nel suo piccolo di averne cura”.
La coordinatrice de’ “Il Giglio” Beatrice Civillini nel suo intervento ha posto l’accento sullo “scambio tra generazioni” avvenuto nel processo di ideazione e sviluppo del progetto “uno scambio – ha detto – che è una delle prerogative della nostra realtà sociale”.
Infine, l’intervento emozionato della maestra Monica: “Ho iniziato 25 anni fa a chiedere che questo posto diventasse un posto per tutti. E grazie al lavoro di squadra fra persone, ancor prima che fra enti, istituzioni e associazioni, siamo riusciti a realizzare questo magnifico parco. Da questa esperienza, l’insegnamento più bello credo che ne possiamo trarre è proprio quello di ricordarsi, sempre, che siamo persone, che siamo umani”.
Dopo il taglio del nastro, ai bambini della scuola è stato consegnato un diploma, poi spazio al divertimento per i più piccoli, con la giornata che continuerà nel pomeriggio con lo spettacolo “Voci nel bosco” e una merenda.