Approvato dal Consiglio dei Ministri il decreto scuola, ecco le novità
Precari, 4.500 assunzioni ma le graduatorie non saranno aggiornate. Le reazioni dei sindacati
LECCO – Quando è previsto il rientro il classe? Si svolgeranno gli esami di terza media e di Maturità? In che modalità? Sono queste le principali domande che il mondo della scuola si pone di fronte all’emergenza sanitaria che ha stravolto il paese. Gli studenti italiani sono a casa da fine febbraio, e ancora oggi non è chiaro se e quando potranno tornare in classe.
Lo ha ribadito il Ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina al termine del Consiglio dei Ministri dove, tra i provvedimenti per la salvaguardia dell’economia italiana, si è parlato anche di scuola. “Il decreto legge approvato contiene le norme relative gli Esami di Stato e la valutazione degli studenti per l’anno scolastico 2019/2020, provvedimenti che tengono conto dell’emergenza Coronavirus. Al momento però non è possibile dire con certezza quando le scuole potranno riaprire”. Resta dunque aperto uno ‘spiraglio’ sul 18 maggio, data inizialmente indicata per il ritorno a scuola, ma con ogni probabilità l’anno scolastico terminerà a casa e, da casa, ricomincerà, i primi di settembre. Proprio per questo, come sottolineato dal Ministro, “la didattica online non è un’opzione” e dovrà essere mantenuta.
Ma vediamo nel dettaglio cosa prevede il decreto scuola approvato dal Governo.
Ammissione all’anno successivo: tutti promossi
Partiamo dalle valutazioni e dall’ammissione all’anno scolastico successivo: il decreto legge prevede che tutti gli studenti siano ammessi all’anno successivo, ma saranno valutati secondo l’impegno reale mostrato nella didattica a distanza. Ci saranno, insomma gli scrutini finali e, come chiarito dal Ministro, “nessun 6 politico”. E i debiti formativi? Sospesi, per quest’anno, alle superiori, ma a settembre, come precisato dal decreto, sarà possibile per tutti i cicli di istruzione (dalle elementari alle superiori) recuperare e integrare gli apprendimenti in caso di carenze. “Ciò che non è stato appreso o appreso in parte – ha spiegato il Ministro Azzolina – potrà essere recuperato e approfondito all’inizio dell’anno prossimo”.
Esami di terza media e Maturità: come si svolgeranno? Due scenari
Esami di terza media
- Se non si tornerà in classe, gli esami di terza media saranno sospesi. Gli studenti saranno valutati dal Consiglio di Classe e dovranno consegnare un elaborato (tesina). “In ogni caso – specifica il decreto – ci sarà una valutazione seria e corrispondente all’impegno degli alunni”.
- Se invece (ipotesi remota) si tornerà tra i banchi, l’esame si terrà, ma in forma semplificata (le modalità sono in corso di valutazione da parte del Ministero).
Maturità
Quest’anno tutti gli studenti avranno la possibilità di sostenere l’Esame di Stato. Per ottenere il diploma resta ferma la necessità di raggiungere almeno il punteggio di 60/100.
- Se i ragazzi potranno rientrare a scuola entro il 18 maggio ci sarà un esame con commissione interna. La prima prova, Italiano, comune a tutti gli studenti, sarà preparata dal Ministero. La seconda, diversa per ciascun indirizzo, sarà predisposta dalle commissioni. Infine ci sarà la prova orale.
- Se non si rientrerà a scuola la Maturità si ridurrà al solo colloquio orale, via web
Quando comincerà il nuovo anno scolastico?
Ancora non c’è una data precisa ma il decreto legge approvato consente di lavorare da subito alla pianificazione del nuovo anno scolastico. Il Ministero potrà accordarsi con le Regioni per uniformare il calendario di avvio delle lezioni.
Insegnanti: assunti 4.500 precari, “ma le graduatorie non potranno essere aggiornate”
Nel decreto è infine stato approvato un provvedimento per sbloccare le assunzioni chieste dal Ministero dell’Istruzione per recuperare parte dei posti liberati, nell’estate del 2019, dai pensionamenti dovuti a ‘Quota 100’. Si tratta, in totale, di 4.500 posti che andranno ad altrettanti insegnanti, vincitori di concorso o presenti nelle Graduatorie ad esaurimento, che non avevano potuto occuparli lo scorso settembre perché non erano stati messi a disposizione. Non potranno essere invece aggiornate le graduatorie negli istituti, circostanza che lascerà in sospeso fino al prossimo anno scolastico almeno un milione di precari, come riferito dal Ministro Azzolina: “Di questo mi scuso personalmente, purtroppo il procedimento è vetusto e vista la situazione corrente non è possibile portarlo a termine. Stiamo però lavorando per snellire la burocrazia e digitalizzarla già dal prossimo anno”.
Rampello, Cisl Scuola Lecco: “Giusto definire le priorità in questo momento, ma niente slogan. Servono fatti”
Sull’argomento precari sono intervenuti anche i sindacati. In Provincia di Lecco sono ad oggi oltre 300 gli insegnanti precari. Molti di loro dovranno attendere il prossimo anno per l’aggiornamento delle graduatorie.
Così Mario Rampello della Cisl Scuola Monza Brianza-Lecco: “In questo particolare momento ritengo giusto si sia scelto di sospendere l’aggiornamento delle graduatorie, come sindacati lo abbiamo più volte ribadito. E’ sicuramente un danno per i precari, anche a Lecco la situazione è delicata, molti sono insegnanti di sostegno. Purtroppo, come ha dichiarato lo stesso Ministro, siamo in balia di procedure vecchie, le domande per l’inserimento in graduatoria sono cartacee e creano mobilità, ora come ora però è prioritario limitare gli spostamenti per uscire al più presto da questa situazione ha commentato Rampello. “Certo, è paradossale che ci sia voluta un’emergenza sanitaria per far capire a chi amministra che servono procedure più veloci e moderne. E’ stato detto che per l’anno prossimo il processo sarà digitalizzato: speriamo non siano i soliti slogan, abbiamo bisogno di fatti e non di parole” ha concluso.
Magni, FLC Cgil Lecco: “Il ministro non ama il confronto con i sindacati”
“Ci rendiamo conto che la situazione sia particolare e eccezionale, di certo ciò che emerge da questo decreto legge è che il Ministro non ama particolarmente il confronto con noi sindacati. Tante decisioni sono state prese senza un confronto”. Sulla questione precari il Segretario Generale della Flc Cgil Lecco Michela Magni ha aggiunto: “L’esaurimento delle graduatorie sulle scuole primarie e la sospensione dell’aggiornamento delle graduatorie annunciato fa si che si dovrà ricorrere all’utilizzo delle messe a disposizione, ossia, verranno chiamate persone che hanno un titolo ma non risultano iscritte in graduatoria. Vedremo cosa succederà”.