Illustrate dall’Amministrazione quattro iniziative rivolte alle fasce deboli (ma non solo)
Sostegno affitti, progetto ‘Verso Casa!’, valorizzazione del patrimonio pubblico e interventi con risorse PNRR in questo primo “pacchetto”
LECCO – Affitti e prezzi delle case sempre più alti, complice anche una crescita esponenziale del turismo che ha fatto sviluppare a Lecco numerose strutture ricettive come B&B, ma anche l’affermarsi della città come polo universitario, con conseguente domanda di alloggi in rialzo dovuta alla presenza degli studenti, stanno mettendo in crisi la possibilità di abitare il capoluogo. Un problema economico, ma anche di disponibilità di spazi, che non riguarda certo solo Lecco ma, più in generale, tutto il territorio nazionale.
Lo stesso sindaco Mauro Gattinoni ha piena coscienza di quanto sta accadendo: “Oggi un posto letto per uno studente costa intorni ai 750 euro al mese, un quadrilocale in affitto si aggira sui 1000-1200 euro. Sempre che si riesca a trovarlo“.
L’Amministrazione lecchese, di fronte allo scenario appena descritto, non è stata a guardare e ha deciso di concretizzare una serie di iniziative politiche legate all’abitare, un “Piano Casa” volto a risolvere, o almeno cominciare a risolvere, le criticità che ormai da qualche tempo si sono affacciate nel contesto cittadino, facendo sentire la propria vicinanza alla comunità.
“Il tema dell’abitare è reale e ampio, dove si intrecciano la disponibilità fisica degli spazi e la domanda basata sul tipo di richiedenti: in che momento della vita si trovano e la capacità di reddito a disposizione – spiega il primo cittadino -. Le politiche che lo riguardano hanno impatti culturali ed economici. Come Comune abbiamo individuato delle strategie inserite nel ‘Piano Casa’ che mirano a dare risposte a medio-lungo termine, soprattutto alle fasce di persone più fragili e deboli“.
A seguire questo percorso a fianco dell’Amministrazione ci sarà anche ALER (Aziende Lombarde per l’Edilizia Residenziale Pubblica) Bergamo-Lecco-Sondrio, presente allo svelamento dei progetti in sala consiliare a fianco di Gattinoni ed Emanuele Manzoni, assessore al Welfare, nelle vesti del presidente Corrado Zambelli, fresco di nomina a ottobre: “Regione Lombardia ha messo sul tavolo milioni di euro in materia di housing e welfare. In collaborazione con il Comune di Lecco intendiamo far accedere a questo housing sociale non solo gli indigenti, ma anche altre fasce sociali che vanno da un reddito tra i 10-16 mila euro, ma anche la “fascia grigia” dai 16 ai 40 mila euro, come già sta succedendo a Bergamo. Di questa fanno parte operatori sanitari, professori e anche studenti che devono spostarsi per motivi di studio o di lavoro e faticano a trovare un alloggio. L’obiettivo è non far scappare queste persone dalla città, come conseguenza si avrebbe una mancanza di servizi, e farle coesistere negli spazi senza creare una ghettizzazione, sostenendo al contempo gli affitti privati. ALER, braccio operativo di Regione, ci metterà il massimo impegno nel perseguire gli obiettivi e dare risposta a questa tensione abitativa presente in tutta la Lombardia”.
Manovre, in questo senso, sono già in corso in Via Turbada a Belledo, dove sorgerà un nuovo caseggiato popolare “green” e anche in Via dell’Eremo in cui sarà dato spazio al personale sanitario.
I quattro progetti in concreto
Prima di entrare nel vivo di quelle che saranno le misure adottate dal Comune di Lecco, è intervenuto anche l’assessore Manzoni, esprimendo la sua contentezza nell’avere in sala il presidente Zambelli: “Tutti noi abbiamo sotto gli occhi la situazione lecchese rispetto ai bisogni abitativi, e non parliamo solo di fasce deboli. Un anno fa come Comune abbiamo iniziato a predisporre un piano strategico di offerta abitativa, lavorando concretamente su alcuni assi che quest’oggi presentiamo. In primis intendiamo sostenere in maniera forte la locazione privata, visto che molte famiglie sul territorio vivono in una dimensione di affitto. Poi vogliamo efficientare e aumentare il patrimonio pubblico, iniziativa che necessiterà di una forte collaborazione non solo tra Amministrazione e famiglie, ma anche tra soggetti locali coinvolti nella questione abitare, come ALER appunto. Il ruolo del terzo settore è evidente anche nella scelta del nostro slogan ‘Vivere a Lecco, abitare la comunità”. Non basta realizzare un appartamento e darlo alle famiglie, di mezzo c’è anche una dimensione relazionale, che deve essere costruita intorno alla casa, intensa in senso puramente fisico”.
Sostegno affitti, progetto ‘Verso Casa!’, valorizzazione del patrimonio pubblico e interventi PNRR andranno a comporre quello che sarà un primo “pacchetto” di iniziative.
Per quanto riguarda gli affitti, il Comune vuole dare man forte soprattutto agli anziani over 70 fragili, con indice di invalidità superiore al 66%, e alle famiglie monoreddito, mettendo a disposizione 120 mila euro. “A ogni nucleo familiare daremo 500 euro, per ora si tratterà di una misura una tantum, sperimentale, che servirà anche per prevenire alcune problematiche come la non copertura delle spese condominiali”. La fascia ISEE di riferimento sarà quella fino a 10 mila euro.
Finanziato invece il progetto ‘Verso Casa!’: 350 mila euro di risorse stanziate dal Comune insieme a Fondazione Cariplo tramite il bando ‘Housing sociale per persone fragili’ per intervenire su quattro appartamenti a Bonacina, destinati a donne sole e a nuclei mono-genitoriali. Oltre ad ampliare le possibilità abitative per queste categorie, si procederà a incrementare il risparmio energetico degli alloggi del 30%.
Per la prima volta sul territorio lecchese verrà invece messa in atto la valorizzazione del patrimonio pubblico, che mira a riqualificare gli appartamenti di proprietà del Comune per rispondere alle esigenze abitative, favorendo l’ingresso soprattutto di quel segmento di persone che si trovano nella cosiddetta “zona grigia”. Si tratta di un segmento di soggetti che da una parte non possiede le caratteristiche per accedere all’edilizia residenziale pubblica, ma dall’altra non ha gli strumenti per ottenere un’abitazione dal mercato privato.
“L’idea è di prendere un primo stock di appartamenti sparsi in diversi rioni di Lecco, 13 in totale, e indire un bando sperimentale a cui potranno partecipare i soggetti del terzo settore – illustra Manzoni -. Dopodiché, gli aggiudicatari potranno procedere con la ristrutturazione, manutenzione e gestione degli alloggi, che gli saranno lasciati in concessione per quindici anni”. La spesa complessiva per questo progetto è attestata sui 270 mila euro.
Infine, beneficiando delle risorse PNRR il Comune penserà alle persone vulnerabili, in uno stato di grave marginalità sociale e senza fissa dimora, ristrutturando lo stabile in Via Dell’Isola per realizzare i progetti di Housing First e Stazioni di Posta. Obiettivo sì l’accoglienza di questi soggetti, ma anche la creazione di percorsi ad hoc che possano renderli autonomi. Attenzione posta anche alle persone con disabilità, con due tipi di alloggi coinvolti: la Casetta di Santo Stefano e l’ex Casa L’Orizzonte, protagonisti di interventi strutturali e di dotazione domotica. “Nel primo alloggio non sono necessari grossi interventi strutturali – fa sapere l’assessore al Welfare – più che altro domotici, in modo che le persone con limitata capacità di movimento possano operare in autonomia. A beneficiare dell’appartamento residenziale saranno quattro persone, mentre tra le 6 e le 10 potranno usufruire dell’ex Casa L’Orizzonte in Via Legnano, un’unica palazzina con uno/due appartamenti residenziali che subirà interventi di ampliamento il prossimo anno”.
Ma quando partiranno i quattro progetti? “Oggi ci sarà una delibera di giunta che darà il via a tutti gli interventi. Per quanto riguarda ‘Verso Casa!’, si partirà nei prossimi mesi, mentre per Housing First e Stazioni di Posta siamo nella fase progettuale e abbiamo effettuato i sopralluoghi necessari. In linea generale i lavori avranno inizio nel 2025. Colgo anche l’occasione per ringraziare i tecnici per il loro impegno”, sempre l’assessore.
B&B e affitti brevi, un futuro nodo da sciogliere
Tema cruciale per il futuro sono i B&B e gli affitti brevi che accolgono ormai in ogni periodo dell’anno turisti a Lecco. La domanda è se si avrà modo di trovare un punto d’incontro e un equilibrio tra l’avere una città turistica e avere una Lecco abitata da persone che vi risiedono stabilmente.
A riguardo sia sindaco che assessore hanno dichiarato che sono già in corso alcuni tavoli di discussione a cui siedono insieme all’Amministrazione stakeholder, sindacati, terzo settore e altri soggetti. La proposta è quella di un confronto con le associazioni che si occupano di affitti brevi. Gattinoni ha peraltro sottolineato che l’assessore all’Attrattività e al Turismo Giovanni Cattaneo sta tenendo un dialogo costante con i B&B, anche se attualmente il 90% resta escluso. In futuro, l’intento è di arrivare a coinvolgerli.
Prima che a livello locale, in materia si dovrà esprimere il Governo centrale, dopodiché l’Amministrazione lecchese potrà capire come muoversi, fermo restando che prima bisognerà avere dati più precisi sulla capillarità di queste strutture in città.