Da domani, venerdì, l’apertura delle nuove passerelle su Caldone e Gerenzone
“Due importanti vie di passaggio vengono restituite alla città completamente riqualificate”
LECCO – Inaugurazione ufficiale rinviata alla prossima settimana ma non l’apertura delle nuove passerelle in via Carlo Porta e in via Galandra che da domani, venerdì, tornano percorribili ai pedoni.
“Avevamo indicato il termine lavori nel 15 maggio, termine che è stato ampiamente rispettato dall’impresa Quadrio Costruzioni, tanto che già la settimana del 19 aprile sono state effettuate le prove di carico. Abbiamo atteso che Enel rimuovesse i vecchi cavidotti della corrente, ora integrati nella passerella per poter adempiere alle formalità amministrative necessarie alla chiusura dell’opera – spiega l’assessore ai Lavori Pubblici, Maria Sacchi – Il 20 maggio queste due importanti vie di passaggio vengono restituite alla città completamente riqualificate, sicure e più resistenti grazie alla scelta dei materiali”.
Si tratta delle passerelle posizionate una sopra il Caldone e che collega via Amendola con via Porta quasi totalmente rinnovata dagli interventi in street art degli ultimi anni, la seconda è invece sovrasta il Gerenzone ed è situata nelle vicinanze del liceo Manzoni.
“Un intervento che integra diversi aspetti – prosegue l’assessore – l’utilizzo del corten, acciaio resistente alla corrosione e tensione, per avere costi di manutenzione minori nel tempo, un progetto illuminotecnico per la fruizione anche in ore serali, il completo abbattimento delle barriere architettoniche, che rende le due nuove passerelle fruibili da persone con disabilità o fragilità, biciclette, genitori e nonni con passeggini”.
Nelle scorse settimane avevamo seguito la rimozione della vecchia passerelle di via Porta (vedi articolo): “Grazie all’abbattimento del muro e all’allargamento della via, diventa uno spazio in cui stare, rispetto al precedente mero passaggio. Un luogo da vivere lungo l’asta del Caldone, a due passi da Villa Manzoni. Ringrazio i miei tecnici e il progettista, architetto Lorenzo Loglio, che ha saputo concretizzare le richieste avanzate, rendendo ora realtà condivisa da tutti l’idea di due aree che potessero coniugare bellezza a funzionalità e fruibilità per tutti”.