Qualità dell’aria: la Lombardia migliora, ma Lecco maglia nera per l’ozono

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I dati rilevati nel 2023 da Arpa Lombardia

L’anno scorso sono stati ben 113 i giorni di superamento del limite delle concentrazioni di ozono nell’aria a Lecco

LECCO – Migliora la qualità dell’aria in Lombardia. A renderlo noto, comunicando i dati rilevati dall’Arpa per il 2023, è l’assessore all’Ambiente e Clima della Regione Lombardia Giorgio Maione, soddisfatto di rilevare che il PM 2.5 ha rispettato, per la prima volta, i limiti in tutte le stazioni della rete mentre il PM10, per l’ottavo anno dal 2014 (con l’eccezione del 2015 e del 2017), in tutte le stazioni è stato rispettato il valore limite della concentrazione media annua pari a 40 µg/m3. Ottimi risultati anche sulla media giornaliera: il numero delle stazioni che hanno superato il limite è stato più che dimezzato passando da 43 a 20.

Pm 10

Per quanto riguarda nello specifico il PM10, in sei capoluoghi di provincia, ovvero Pavia 33, Bergamo 21, Como 15, Lecco 6, Sondrio e Varese 4 (due in più rispetto al 2022) è stato rispettato il limite di 35 giorni non oltre la soglia di 50 µg/m3. Scegliendo la stazione peggiore in ciascuna città, si sono verificati 62 giorni di superamento a Mantova, 49 a Milano, 46 a Cremona, 43 a Lodi, 40 a Brescia e a Monza.
Giusto per fare un paragone con alcuni anni fa, nel 2006 i giorni di superamento della soglia erano risultati 149 a Milano, 138 a Cremona, 113 a Pavia, 162 a Lodi, 145 a Monza, 148 a Mantova, 146 a Brescia, 90 a Bergamo, 102 a Como, 83 a Lecco, 56 a Varese, 138 a Sondrio.

Pm 2.5

Per quanto riguarda le polveri fini, le PM 2.5, nel 2023 il valore limite annuale, pari a 25 µg/m3, è stato rispettato per la prima volta in tutte le stazioni di monitoraggio.
Nei capoluoghi di provincia le concentrazioni si sono attestate sui seguenti valori (dato peggiore della città): Cremona 22 µg/m3, Brescia, Lodi e Milano 21 µg/m3, Bergamo 20 µg/m3, Pavia 19 µg/m3, Monza 18 µg/m3, Mantova 17 µg/m3, Sondrio 16 µg/m3, Como e Varese 15 µg/m3, Lecco 14 µg/m3.

La massima concentrazione media annua nei capoluoghi nel 2022 era stata a Milano 26 µg/m3, Cremona e Monza 25 µg/m3, Brescia e Lodi 23 µg/m3, Bergamo 22 µg/m3, Como 21 µg/m3, Mantova 20 µg/m3, Pavia e Sondrio 19 µg/m3, Varese 17 µg/m3 e Lecco 16 µg/m3.

Considerando l’intera Regione, nel 2023 le concentrazioni medie annue più elevate si sono registrate nella stazione di Soresina e Spinadesco in provincia di Cremona (24 µg/m3).

Biossido di azoto

Ha fatto registrare un trend complessivamente in miglioramento anche il valore limite di biossido di azoto NO2 superato. In più dell’80% delle stazioni, infatti, la concentrazione media annua è risultata inferiore a quella del 2022. il valore limite sulla media annua (40 µg/m3) è stato superato solo a Brescia e Milano.

Lecco si è collocato nel mezzo con un valore pari a 30 µg/m3, come a Varese. Più alti i dati rilevati a Milano 44 µg/m3, Brescia 41 µg/m3, Bergamo 37 µg/m3, Monza 34 µg/m3, Como 31 µg/m3 mentre Pavia 29 µg/m3, Cremona e Lodi 25 µg/m3, Mantova 23 µg/m3 e Sondrio 22 µg/m3 hanno fatto meglio.

Ozono

La nostra provincia ha invece purtroppo conquistato la maglia nera, con 113 giorni di superamento dell’obiettivo di protezione della salute a fronte dei 25 giorni concessi, per quanto riguarda l’ozono

Questo nonostante per tutte le province, ad eccezione di Lodi e Pavia, il numero di superamenti sia stato ne 2023, nettamente inferiore al 2022 a fronte di una stagione estiva caratterizzata da un numero di giorni con temperature massime oltre ai 35 °C tra i più alti registrati negli ultimi 20 anni.
Come dicevamo Lecco ha superato la soglia per 113 giorni, seguita da Bergamo 98, Como 89, Lodi e Pavia 87. In coda Sondrio con soli 18 giorni di sforamento.

Benzene, monossido di carbonio e biossido di zolfo restano, da anni, ampiamente sotto i limiti.

Il commento dell’assessore

“Questi valori – afferma l’assessore all’Ambiente e Clima della Regione Lombardia Giorgio Maione – fotografano un continuo miglioramento e premiano le nostre politiche e gli sforzi di tanti cittadini, lavoratori e imprese. I numeri confermano che stiamo facendo tanto in un territorio che è quello che traina l’economia dell’intero Paese e dove i livelli produttivi sono sempre molto alti. Nel 2024 abbiamo in programma altri investimenti: 6 milioni per il rinnovo del parco veicoli delle aziende, 23 milioni per la sostituzione degli impianti a biomassa legnosa e altri due bandi in fase di progettazione per le autovetture dei privati e per l’interramento degli effluenti di allevamento. Sostenibilità economica e ambientale fa rima con innovazione”.