Giovedì in consiglio comunale si vota la variante urbanistica necessaria per rendere l’opera conforme al Pgt
Obiettivo è iniziare i lavori in primavera per concluderli entro l’inizio del 2026
LECCO – Entro la prima metà di gennaio il Comune avrà il progetto esecutivo dopo di che l’obiettivo è quello di iniziare il cantiere, anzi, i cantieri, nel mese di marzo. Stiamo parlando della nuova viabilità al Bione ad innesto del cosiddetto Quarto Ponte: un progetto importante da 4 milioni di euro, finanziati nell’ambito del Piano Marshall di Regione Lombardia, che ridisegnerà completamente la viabilità in zona Bione proprio in virtù della realizzazione della nuova infrastruttura. Martedì sera in commissione è stata presentata la variante urbanistica necessaria per rendere l’opera conforme al Pgt, il piano di governo del territorio, vigente. A spiegare l’iter, che dovrà passare al vaglio del consiglio comunale, giovedì, l’assessore all’Urbanistica Giuseppe Rusconi e il dirigente Ing. Alessandro Crippa.
“L’approvazione della variante urbanistica consentirà di chiudere definitivamente la conferenza dei servizi che si era aperta lo scorso 8 novembre e si era conclusa il 12 dicembre con l’acquisizione di tutti i pareri tecnici necessari – ha spiegato Crippa – come tempistiche, stimiamo di poter avere in consegna il progetto esecutivo entro la prima metà di gennaio per poi avviare la procedura per l’assegnazione dei lavori: speriamo di arrivare a marzo con l’avvio dei cantieri. La rendicontazione è prevista nel giugno del 2026, le due rotonde in via Ticozzi e in via Buozzi dovrebbero essere pronte entro l’inizio di quell’anno”.
ll progetto prevede la realizzazione di due nuove rotonde, una più grande, di circa 60 metri, che avrà funzione di smistamento, raccorderà cioè l’innesto delle rampe dalla SS36 (quella attuale per il Ponte Manzoni e quella futuro Quarto Ponte) con la viabilità esistente. Nel progettare lo svincolo con il maxi rondò il Comune aveva sin da subito previsto l’innesto con il quarto ponte a doppia corsia, ipotesi poi accolta da Anas. Più avanti, tra via Buozzi e via Ticozzi, sarà poi realizzata una rotonda più piccola per consentire ai mezzi che non devono proseguire per la Lecco-Bergamo di tornare indietro. Via Buozzi, già chiusa nei mesi scorsi per il cantiere del Quarto Ponte, non riaprirà (qui sorgeranno i pilastri del nuovo manufatto), mentre la ciclabile, oggi interdetta, una volta terminati i lavori, sarà riaperta.
Per consentire la realizzazione del maxi rondò, verrà demolito l’attuale parcheggio di fronte al centro sportivo – 200 posti auto circa – che sarà spostato nell’area lungo via Don Ticozzi che costeggia i campi 1 e 2 del centro sportivo (dove, per intenderci, fino a qualche mese stazionavano i nomadi), recentemente riqualificata. Il nuovo parcheggio metterà a disposizione 380 posti auto. Oltre al piazzale di sosta di fronte al Bione verrà anche chiuso il sottopasso che lo collega all’entrata: bisognerà quindi ragionare sull’opportunità di creare un nuovo ingresso al centro sportivo tra i campi 1 e 2, dove ci sarà il nuovo parcheggio.
Parcheggio e nuova entrata al Bione non sono però gli unici problemi che il Comune deve risolvere per consentire la realizzazione del nuovo svincolo in raccordo con il Quarto Ponte: come noto, infatti, il cantiere di Anas ha costretto a spostare anche il Centro di Raccolta, inaugurato proprio all’inizio di questa settimana nell’area dell’ex cava Musolino, sempre lungo via Don Ticozzi. C’è poi la questione dell’accesso alla piazzola dell’elisoccorso, sempre in zona Bione, per cui andrà trovata una soluzione. Infine, per via del cantiere il Comune di Lecco ha dovuto ‘congelare’ le opere di rinaturalizzazione della foce del torrente Bione, progetto finanziato da Regione Lombardia per 1,5 milioni di euro e vedrà attuazione al termine dei lavori relativi al Quarto Ponte.