Rancio. Il futuro dell’ex Vellutificio Redaelli: case, parcheggi e un’area verde

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ex vellutificio redaelli
Il futuro dell'ex vellutificio redaelli

L’intervento di rigenerazione urbana in via Mazzucconi dovrebbe avviarsi a inizio 2026

Al posto dello stabilimento industriale 42 appartamenti con un’ottantina di posti auto privati e circa 40 posti pubblici

LECCO – L’area dell’ex Vellutificio Redaelli di Rancio, in via Mazzucconi, si prepara a cambiare volto grazie a un intervento di rigenerazione urbana firmato dallo studio lecchese a23900 e dall’architetto Guido Stefanoni.

Il progetto è il risultato di un costante confronto tra la proprietà, l’amministrazione e gli uffici comunali competenti in materia di edilizia privata, paesaggio e urbanistica. L’iter urbanistico è ora in fase di istruttoria in attesa di approdare in consiglio comunale a settembre: riguarda una superficie di 6.800 mq (ridotta a 5.800 nel permesso di costruire) che per decenni ha ospitato attività produttive, in una zona oggi a prevalenza residenziale.

I lavori, da uno a massimo quattro lotti, prevedono l’abbattimento dei capannoni esistenti e la costruzione di edifici contemporanei per un totale di 42 appartamenti, ciascuno con due posti auto privati (80 in totale, che verranno realizzati sotto terra). Il volume complessivo sarà dimezzato rispetto al passato – da 40.000 a 20.000 metri cubi – e il 30% della superficie tornerà permeabile, eliminando la totale impermeabilizzazione attuale.

“Il confronto tra le parti – spiegano i progettisti – ha portato, oltre alla riprogettazione delle aree private, all’individuazione di un elenco di esigenze e criticità legate al contesto, affrontabili attraverso un intervento di rigenerazione dell’area. Tra queste si segnalano: la necessità di nuovi spazi per il parcheggio pubblici, il miglioramento della viabilità, il potenziamento dei servizi e la realizzazione di un nuovo fabbricato, in sostituzione dell’esistente, caratterizzato da una maggiore permeabilità e da una riduzione volumetrica”.

La vista aerea del nuovo complesso residenziale che sorgerà al posto dell’ex vellutificio

In risposta alle esigenze emerse sono previste opere di miglioramento aggiuntivo tra cui la realizzazione di un’autorimessa, sempre interrata, con 37 posti auto ad uso pubblico, un nuovo marciapiede e una fascia verde di rispetto che separerà i flussi pedonali dal traffico veicolare. Sarà realizzato anche uno spazio destinati studio medico per il medico di base che nel rione manca. Sopra la copertura dei box nascerà invece un parco con un’area ad uso pubblico.

Gli edifici, distribuiti in moduli stretti e lunghi per valorizzare la vista a valle, avranno un massimo di 12 unità per vano scala: “Saranno dotati di impianti tecnologici di ultima generazione, conformi alle più recenti normative in materia di efficienza energetica, con particolare attenzione all’utilizzo di fonti rinnovabili. Le coperture ospiteranno tetti fotovoltaici e tetti verdi non calpestabili. L’altezza massima raggiunta in costruzione sarà di 17 metri in tre punti”.

“La nuova architettura dell’edificio – proseguono i progettisti – si configura come un omaggio alle montagne che dominano il paesaggio circostante. Le ampie aperture previste nel progetto rafforzano il dialogo visivo e simbolico con l’ambiente naturale, instaurando un forte legame con il contesto”.

L’investimento complessivo include circa 1 milione di euro in opere pubbliche aggiuntive, come posti auto e spazi per servizi, oltre alle urbanizzazioni in parte realizzate e in parte corrisposte.

Chiusa la conferenza dei servizi il progetto è ora pronto ad approdare in consiglio comunale per l’approvazione, in teoria a settembre. Dopo la chiusura delle scuole è stata rimossa la copertura in eternit e sono state effettuate le indagini  geologiche: “Il terreno è risultato idoneo tranne in alcuni punti – fanno sapere i progettisti – su 48 prelievi effettuati 12 sono risultati oltre soglia. La procedura prevede la demolizione, lo scavo con la rimozione delle aree oltre soglia e le nuove analisi in contraddittorio con arpa per il collaudo finale“.

Dopo la firma della convenzione con il Comune i lavori potranno partire, verosimilmente per gennaio 2026 con una durata stimata di 36 mesi.