Il turismo pesa sui territori del lago e della montagna
“Scende ancora la portata di fonti e sorgenti, problematica che si complica per via dell’eccessivo caldo e della presenza di turisti”
LECCO – Cresce l’elenco dei Comuni in sofferenza per via dell’attuale crisi idrica, tanto che nei giorni scorsi diversi enti locali del territorio hanno ricevuto una notifica da parte di Lario Reti Holding dove li si invitava a sensibilizzare i cittadini verso un uso consapevole dell’acqua, considerato che la portata di pozzi e sorgenti non risulta più sufficiente a coprire gli elevati consumi delle utenze.
A essere interessati in particolare le località situate sul lago e quelle montane, con chiusure di erogazione notturna dell’acqua in Valsassina a Casargo, Valvarrone, Sueglio, Crandola, Primaluna, Moggio. Criticità anche a Oliveto, Moregallo e Lierna. Più stabile la situazione da Valmadrera in giù, grazie alla presenza dell’Acquedotto Brianteo.
“Cessando di fornire le risorse idriche in orari notturni, di solito tra le ore 22 e le 7 del mattino, permettiamo ai serbatoi di ricaricarsi e consentiamo così alle utenze di avere disponibilità d’acqua per il giorno successivo – spiega Lario Reti Holding -. Chi irriga la sera prati, orti e giardini blocca infatti questo processo di accumulo. Inoltre è fondamentale generare pressione, altrimenti non si riesce a far circolare l’acqua nella rete e a conservarla come riserva in periodo di secca”.
Come già più volte sottolineato dal gestore, a risultare problematico è anche l’aumento del turismo, sia quello basato su periodi di soggiorno prolungati che quello mordi e fuggi dei week-end, arrivato in questo periodo al suo picco massimo.
“La portata di fonti come pozzi e sorgenti continua a scendere, ma il problema grosso non è questo al momento, quanto il punto di incontro tra domanda e offerta – precisa Lario Reti Holding -. Al momento la richiesta è elevata e c’è tanto consumo pro capite per via dell’eccessivo caldo e dell’aumento di teste da servire, a fronte di un’offerta ridotta. Le poche piogge cadute ultimamente danno una serie di vantaggi, ma solo nel breve periodo, contribuendo ad abbassare la temperatura e a ridurre l’impiego di acqua, in particolare per l’irrigazione”.
A rischiare di ricevere prossimamente una nota da parte del gestore potrebbero essere altri paesi dalla forte componente turistica come Bellano.