Progetto mostrato e discusso in sala civica alla presenza di architetti e istituzioni
Un parco che si prospetta sfruttabile tutto l’anno, polifunzionale, verde e attento alle esigenze di socialità
ABBADIA – “Bello vedere una sala così piena. Il parco è un nostro fiore all’occhiello, e questo ci ha spinto a riqualificarlo, senza snaturarlo e cercando di far convivere diverse funzioni ed esigenze, per un utilizzo del contesto che non sarà limitato unicamente al periodo estivo”. Così Roberto Azzoni, sindaco di Abbadia, ha introdotto la serata dedicata alla presentazione pubblica del progetto che darà un nuovo ‘volto’ al Parco Ulisse Guzzi, tenutasi ieri sera, venerdì, in una sala civica gremita di abbadiensi e non solo, pronti a conoscere da vicino quale conformazione assumerà uno degli spazi più sfruttati e attrattivi del comune.
Un progetto che prima di arrivare ai cittadini ha subito varie rivisitazioni, dovute a boom di prezzi e materie prime che hanno reso l’iter ancora più complesso, ma anche a osservazioni sopraggiunte in corso d’opera o criticità riscontrate dalla stessa Amministrazione durante l’estate, periodo in cui la zona viene presa d’assalto, che hanno fatto ripensare ad alcune scelte. Suddiviso idealmente in due lotti “anche se più da un punto di vista contabile – ha precisato il primo cittadino -. Tra poco appalteremo il primo lotto, mentre il secondo si innesterà in continuità temporale con il primo, ma verrà appaltato in una seconda fase”, il progetto sarà realizzato con fondi ottenuti dal bando regionale ‘Rigenerazione urbana’, per una cifra pari a 500 mila euro, a cui si aggiungeranno 150 mila euro di fondi comunali, toccando complessivamente i 650 mila euro.
“Questo per quanto riguarda una parte dei lavori, in particolare quella che interesserà i due padiglioni e il nuovo ingresso – ha proseguito Azzoni – ma con altri interventi l’opera in totale verrà a costare oltre 1 milione di euro, anche se confidiamo di riuscire ad abbassare il prezzo. Un importo che copriremo, per la parte non riguardante i contributi regionali, con avanzi di amministrazione, ragionando magari su un piccolo mutuo”.
Principali interventi
A snocciolare uno a uno i lavori che concerneranno il Parco Ulisse Guzzi gli architetti Piero Luconi e Sergio Fumagalli: “Prima di tutto abbiamo voluto rivedere percorso e assetto del parco, così da poterlo chiudere e delimitare meglio, garantire l’accesso a lago anche ai mezzi di soccorso, creare una struttura che andasse a sostituire l’attuale chiosco e dare vita a un padiglione situato all’entrata principale del parco. Inoltre, trovare una diversa collocazione al campo da beach volley e individuare una zona in cui strutturare i servizi igienici”.
Nel complesso appare evidente come nel progetto siano stati inseriti elementi in grado di dare al parco una fruizione diversa rispetto a quella tradizionale dei mesi estivi, senza stravolgerne orografia e alberature presenti. Ha sottolineato l’uso tutt’altro stagionale della futura area anche l’assessore alle Infrastrutture, Lavori Pubblici e Decoro urbano Gianluca Rusconi: “La speranza è che il parco possa vivere 365 giorni l’anno. Da un po’ di tempo a questa parte è cosa nota che il turismo in zona non si concentra solo a giugno, luglio e agosto, ma in diversi periodi dell’anno. Questo progetto è un investimento importante che va a segnare parte del territorio di Abbadia, un’area che dobbiamo preservare. Perciò sarà il parco a fare il progetto: le parti strutturali faranno solo da cornice a quello che sarà a tutti gli effetti lo spazio verde“.
Padiglione delle feste e padiglione polifunzionale
Appaiono dunque due le strutture cardine per l’aggregazione nel parco: il padiglione d’ingresso o delle feste, e il padiglione polifunzionale, entrambi realizzati con coperture e materiali simili, capaci di caratterizzarli e limitare i costi di manutenzione. “La scelta di inserire nel progetto il padiglione delle feste proprio in prossimità dell’entrata principale è dettata da due ragioni – hanno spiegato gli architetti – l’intento di segnare meglio l’ingresso, oggi indicato unicamente da un cartello, ma anche appoggiare l’edificio a una zona già ‘artificializzata’ come quella del depuratore. Da qui si dirameranno due percorsi principali in ghiaietto stabilizzato, oltre a quello già esistente, che collegheranno il padiglione delle feste al padiglione polifunzionale situato più a lago, permettendo di attraversare il parco”.
Nel padiglione delle feste troverà spazio una cucina con servizi a disposizione delle associazioni per organizzare manifestazioni ed eventi tutto l’anno. Presente anche un’area antistante fruibile e coperta da tettoia. In posizione longitudinale e parallela al lago invece il padiglione polifunzionale, con vetrate apribili verso lo specchio lacustre, zona di servizio, bagni e spazio riservato alla sala vera e propria, pronta ad accogliere i frequentatori. Anche qui, l’uso della struttura potrà essere garantito sia d’estate che d’inverno, grazie alla doppia copertura che la contraddistinguerà.
Campo da beach volley e servizi igienici: accessibilità oltre il parco
“Un’altra serie di interventi – hanno seguitato Luconi e Fumagalli – riguarderà lo spostamento del campo da beach volley verso una zona marginale del parco, accanto a bagni, docce e padiglione d’ingresso. In questo modo si libererà l’area centrale del parco, da cui sarà possibile godere di un’ottima visuale. Questa potrà essere usata anche per mettere in scena spettacoli o manifestazioni di varia natura. La gravitazione intorno al depuratore di padiglione di servizio, infilata di servizi igienici e docce, campo da beach volley consentirà di mitigarne la presenza e liberare un’ampia fetta di parco, mentre la restante parte dei servizi sarà collocata più prospicente al lago. Uno dei tre percorsi, fatto di lastre inserite nel prato e che oltrepasserà il parco centralmente, sarà inoltre interrotto da una piccola piazzola adibita ad area sosta”.
L’azione di collocare alcune funzioni in uno spazio ‘periferico’ del parco non è casuale: c’è l’idea infatti di gestire bagni e campo da beach volley in maniera indipendente al Parco Ulisse Guzzi, rendendoli accessibili anche dall’esterno qualora si decidesse di chiudere l’area di notte con un cancello, per garantire la sicurezza nelle ore meno frequentate. Oltre ai progetti illustrati, non mancherà la messa a norma di impiantistica, acquedotto e fognatura: sono già in corso interlocuzioni con Lario Reti Holding. “Entro Ferragosto i lavori dovranno essere aggiudicati, per far partire entro fine estate gli interventi, secondo le scadenze riportate nel bando – ha concluso il sindaco Azzoni -. Contiamo di arrivare a metà 2024 con entrambi i lotti terminati. Concluse le opere, daremo in concessione l’area”.