Nella seduta straordinaria di Consiglio comunale su ordine pubblico e sicurezza chiesto un intervento “dall’alto”
“Forze dell’ordine fanno il possibile, ma servirebbe un presidio sul territorio più numeroso durante la stagione estiva”
MANDELLO – Aggressioni verbali, furti nei supermercati, episodi violenti, atti vandalici e mancato rispetto delle regole: Mandello convive nell’ultimo periodo con situazioni estreme che stanno minando la serenità di cittadini e turisti nel vivere il paese, generando stati di insicurezza diffusa. A provocarle gruppi di ragazzi, perlopiù minorenni provenienti dall’hinterland milanese che, col treno, approdano in stazione per poi girovagare e rendersi protagonisti di gesti ingiustificabili, sia in zona lago che negli esercizi commerciali.
Un fenomeno che si è intensificato nelle ultime settimane, tanto da richiedere la convocazione di un consiglio comunale straordinario mercoledì per discutere di ordine pubblico e sicurezza, ma che ha origini lontane: “Possiamo dire che c’è stata un’escalation – commenta il sindaco Riccardo Fasoli – da diversi anni accadono fatti simili, solo che prima c’era più che altro una mancanza di rispetto delle regole, senza episodi di violenza o gravi illeciti: chi non rispettava l’area verde di giardini, chi faceva tuffi dalla darsena, ecc…adesso invece si presentano sul territorio queste bande di ragazzini, gruppi composti da 8-10 giovani, che insultano e aggrediscono verbalmente le persone, rubano in supermercati e negozi, compiono aggressioni, oltre a sfregiarsi delle regole. Addirittura una nostra addetta ai parcheggi si è licenziata perché l’hanno aggredita: ha paura, non vuole venire più a lavorare. Buona parte di questi soggetti arriva a Mandello in treno, anche se coinvolto c’è qualche ragazzo del posto su cui già abbiamo posto attenzione, anche dal punto di vista giuridico”.
A conti fatti, sarebbero un centinaio di persone da tenere d’occhio il che, come sottolinea il primo cittadino “diventa difficile e problematico, le risorse per poterlo fare non sono sufficienti“. La sessione straordinaria di consiglio comunale svoltasi mercoledì è servita proprio per sollevare questo problema e portarlo agli enti sovracomunali. A precederla una riunione informale tra i due gruppi consiliari il giorno precedente che, normativa alla mano, ha reso evidente come sotto il profilo sicurezza debba esserci un intervento dello Stato, in quanto materia di sua competenza sul territorio.
Pertanto, per contrastare efficacemente questi fenomeni criminosi e ristabilire il clima di sicurezza, in sede di consiglio si è richiesto di creare un tavolo tecnico con tutti i sindaci del lago per dare vita ad accordi fra enti, l’intervento del Prefetto e delle forze dell’ordine e l’istituzione (congiuntamente alle altre amministrazioni comunali della provincia di Lecco che vivono le stesse problematiche) di una Commissione di Sicurezza presso la Prefettura per coinvolgere gli Organi Statali deputati alla sicurezza e ordine pubblico, al fine di attivare un servizio costante e calendarizzato di controllo del territorio. Chiamata in causa anche la Polfer (Polizia Ferroviaria) affinché realizzi controlli continuativi sulla tratta Milano-Lecco-Colico a tutela dei passeggeri: “La maggior parte delle persone che creano problemi in paese arrivano con il treno – precisa Fasoli – la tratta suddetta è importante per pendolari e turisti, avere un servizio ferroviario presidiato dà un ritorno d’immagine considerevole. Questo consiglio, con questa delibera condivisa – continua – è stato un primo passo che si prefigge di portare le problematiche emerse a Mandello a un livello superiore e fare sinergia unendo tutte le forze in campo”.
Tantissimi cittadini hanno partecipato alla riunione: “Hanno paura, soprattutto chi ha figli minorenni prova apprensione a mandarli in giro perché teme vengano coinvolti da questi soggetti, ragazzi della loro età”.
Prima di arrivare al consiglio straordinario, l’Amministrazione si era già mobilitata effettuando controlli serrati in stazione e zona lago. Stretta sorveglianza che ormai prosegue da più di un mese (risultano quasi una cinquantina al giorno le persone controllate), azione che ha reso ancora più lampante la necessità di un intervento dall’alto: “Polizia Locale e Carabinieri hanno fatto il possibile, ma quando le persone da monitorare sono così tante serve un presidio: o vengono colti sul fatto o, spiace dirlo, meglio che non arrivino sul nostro territorio. Tantissimi furti si sono registrati in supermercati e negozi, solo che denunciare contro ignoti serve a poco, si perde solo tempo. E’ impensabile che non si possa vivere in tranquillità il lago o che si debba avere la vigilanza fuori dalla propria attività”, sempre il sindaco.
In attesa di vedere come si pronunceranno gli enti sovracomunali, la riqualificazione dei giardini in atto pone domande sulla futura gestione di questi spazi, alla luce dei crimini che si stanno perpetrando a Mandello, nella speranza naturalmente che possano cessare quanto prima.
“L’altro ieri abbiamo riaperto il chiosco, insieme a una parte di cantiere, un’area gestita che stiamo cercando di presidiare. Vedremo non appena renderemo accessibili gli spazi mancanti. Dopo questa delibera di consiglio, rendiamo nota un’ordinanza con norme chiare e valide per il rispetto del territorio, in particolare delle aree litoranee, per far capire che le regole valgono, ci sono, e vanno rispettate. Interesseranno il verde, le lattine, le aree portuali, il divieto di girare in costume in paese o di stendere l’asciugamano o piantare l’ombrellone nel prato. Inoltre, la prossima settimana rivedremo il regolamento del lido comunale, che deve approvare la Giunta, cosicché chi non rispetta le regole possa essere allontanato o gli sia vietato l’ingresso nell’area”, spiega il sindaco.
Quanto si sta verificando a Mandello è un segno dei tempi che cambiano, di un paese che da qualche anno sta emergendo come sempre più turistico, discostandosi in parte dalla tradizione industriale che fino a qualche tempo fa unicamente lo contraddistingueva. E a tal proposito Fasoli ritiene che sia necessario stare al passo con questi mutamenti: “Con la crescita del turismo devono adeguarsi le infrastrutture, dobbiamo adeguarci noi, ma anche i presidi territoriali. Non si può pensare che il contingente di Polizia Locale, Carabinieri e Guardia di Finanza nell’alta stagione sia lo stesso presente in inverno”.