Da Abbadia a Bellano, luci e ombre del blocco ferroviario
L’estate 2025 ha messo alla prova i Comuni della sponda orientale del Lario con lo stop alla linea Lecco–Tirano: la parola ai primi cittadini
LECCO – Un’estate complessa ma, tutto sommato, positiva quella appena trascorsa per i comuni della sponda orientale del Lario, messi alla prova dal blocco ferroviario lungo la linea Lecco-Tirano. Tra cantieri in corso, servizi sostitutivi e grandi opere attese da decenni, i sindaci di Abbadia, Lierna, Mandello, Varenna e Bellano tracciano un bilancio che, pur con inevitabili disagi, evidenzia anche risultati concreti: stazioni riqualificate, sottopassi ampliati, nuove infrastrutture e una viabilità che, passo dopo passo, guarda al futuro, anche se già nel primo giorno di ripresa della circolazione i disagi non sono mancati, seppur annunciati da RFI.
“Il bilancio per il Comune di Abbadia è stato positivo. I disagi ci sono stati, non si può negare, soprattutto nella prima parte dell’estate abbiamo avuto grosse criticità che poi però sono state risolte o in parte attenuate – il commento del sindaco Roberto Sergio Azzoni -. Le attese per i bus sostitutivi ad Abbadia sono state ridotte, i mezzi di passaggio frequenti. Siamo molto contenti, viste le premesse prima del blocco ferroviario, quando si temeva un disastro, invece è andata meglio del previsto. Vedremo i risultati di questo efficientamento, anzi, alcuni sono già visibili: la stazione è stata riqualificata in maniera eccezionale, la banchina rifatta e sono ancora in corso delle rifiniture”.

A essere oggetto di intervento ad Abbadia l’allargamento del sottopasso per Novegolo con la realizzazione del nuovo ponte ferroviario. “Entro fine mese si concluderanno i lavori per il sottopasso, i veicoli per ora possono transitare ancora a una sola corsia, ma a fine settembre riapriremo in entrambi i sensi di marcia. Sono contento perché comunque, nel pieno delle opere, siamo riusciti a fare chiusure ridotte – fa sapere Azzoni, che commenta così i ritardi dei primi giorni di ripresa del servizio ferroviario -: dobbiamo portare ancora un po’ di pazienza, almeno altre due settimane e tutto tornerà a funzionare a pieno regime”.

Resta da sopprimere il passaggio a livello al km 7+554, la previsione è che ciò accada entro fine anno: “Non appena terminerà il grosso dei lavori, procederemo”, conclude il primo cittadino di Abbadia. Complessivamente, per tutte le opere realizzate, la spesa è di un milione di euro.
Stessa linea di pensiero di Azzoni ce l’ha Simonetta Costantini, sindaca di Lierna: “Non si sono registrati disservizi a Lierna, nonostante la mancanza dei treni, ogni quarto d’ora c’era un pullman a disposizione, nessun ritardo o blocco del traffico”. L’upgrading della stazione di Lierna prevedeva l’innalzamento e il prolungamento delle banchine, il rinnovo delle pavimentazioni, gli impianti di segnalamento, la trazione elettrica e le telecomunicazioni per un importo complessivo di 5,8 milioni di euro.
“Alcuni interventi sono ancora da terminare – comunica Costantini – ma più che gli interventi programmati in vista delle Olimpiadi, questi interessano alcuni aspetti inerenti al cantiere da sistemare”.
Ricostruzione del sottopasso di via Parodi, miglioramento dell’accessibilità della stazione con ascensori, nuove scale e marciapiedi rialzati (al costo totale di 9 milioni di euro) gli interventi in fase di ultimazione a Mandello. “Per tutta questa settimana e anche la prossima Via Parodi probabilmente non sarà ancora fruibile (era stato aperto un varco durante il Motoraduno per consentire esclusivamente il passaggio delle moto) perlomeno fino a quando non saranno concluse le opere principali. Comunque la viabilità completa dovrebbe essere ripristinata entro fine settembre, mentre le finiture definitive saranno portate a termine con la fine dell’anno”, ha detto il sindaco Riccardo Fasoli.

Preoccupazione l’hanno creata in questi giorni soprattutto le macchine, diverse, rimaste bloccate all’interno delle sbarre in via Manzoni, complice la ripresa del servizio ferroviario e l’abitudine da parte dei cittadini di transitare senza prendere in considerazione il possibile abbassamento delle stanghe. “Chiediamo ai cittadini la massima attenzione – ribadisce Fasoli – e di utilizzare come percorsi alternativi in ingresso via Sottopassaggio o viale della Costituzione e in uscita viale della Costituzione“.

Guardando all’estate appena trascorsa, il sindaco di Mandello vede in luce “chiaroscura” il blocco treni: “Prima eravamo in overtourism ed era predominante un turismo “mordi e fuggi”, entrambi i fenomeni si sono ridotti, così come sono venuti meno gli episodi di criminalità che hanno afflitto il nostro territorio lo scorso anno. Ne abbiamo avuti alcuni solo al principio della stagione poi, vista la difficoltà a raggiungere Mandello per la mancanza dei treni e grazie al lavoro svolto dalla Polizia locale, i giovani hanno preferito andare da un’altra parte”. Commenta poi il servizio bus sostitutivo: “Ha funzionato abbastanza bene, suppur fosse sottodimensionato: in molti hanno preferito raggiungere Mandello in autonomia o non venirci proprio. A soffrire più disagi sono stati soprattutto i pendolari nelle prime ore del mattino, quando i mezzi non passavano proprio con frequenza”.

Si prenderà un po’ di tempo per riflettere sull’estate senza treni appena trascorsa invece Mauro Manzoni, sindaco di Varenna, paese tra i più attenzionati sulla riviera orientale del lago in questi mesi essendo anche quello più preso d’assalto dai turisti. Per far defluire il traffico dei bus sostitutivi e gestire l’assenza della ferrovia era stato disposto un senso unico in centro, da sud a nord, che verrà mantenuto anche con i treni di nuovo in funzione tutti i sabati e le domeniche del 2025, dalle ore 10 di sabato alle ore 19 di domenica, in Viale Giovanni Polvani, Via IV Novembre, Piazza San Giorgio e Via Corrado Venini. Una soluzione che si è rivelata subito efficace, anche se bisognerà attendere le dichiarazioni del primo cittadino per avere un quadro più completo di come sia andata quest’estate. Varenna con gli interventi in stazione da 7 milioni di euro, la cui conclusione è fissata per la fine del 2025, avrà un nuovo sottopasso, un marciapiede aggiuntivo al secondo binario, l’adeguamento del primo e l’installazione di pensiline, ascensori e scale.
Bellano invece ha visto avviarsi ad aprile i cantieri per la costruzione di un sottopasso ferroviario, destinato a eliminare il passaggio a livello al chilometro 25+153. L’opera, dal valore complessivo di 11.350.000 euro, è finanziata con fondi ripartiti tra Regione Lombardia, Anas e RFI: 2 milioni dalla Regione, 2 milioni da Anas e 7,35 milioni da Rete Ferroviaria Italiana. L’obiettivo è che il passaggio a livello venga definitivamente soppresso entro il 2027, con l’apertura del sottopasso. Questa infrastruttura collegherà – oltre a rendere più scorrevole il traffico veicolare, la Strada Provinciale 72 con la SS 754 “Parlasco-Bellano” (ex SP62), un nodo strategico per chi si muove verso lo svincolo sulla SS 36 e per il traffico locale. Il sindaco Antonio Rusconi ha spesso sottolineato che si tratta di “un intervento atteso da almeno un secolo”, che non solo risolve criticità storiche ma rappresenta anche una promessa rispettata verso la comunità.

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