Lavori ai sottopassi di Mandello e Abbadia: “Meno disagi del previsto”

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I lavori al sottopasso di Via Parodi a Mandello (nella foto demolito)

Per Abbadia la prova del nove sarà la chiusura totale del sottopasso di Novegolo dal 20 al 30 luglio

Viabilità scorrevole anche a Mandello, nonostante il ponte di Via Parodi chiuso. Fronte lago, con il rafforzamento dei controlli e lo stop dei treni, regna la tranquillità

ABBADIA/MANDELLO – Estate di lavori sulla ferrovia Lecco-Tirano, di treni fermi e autobus sostitutivi come unico mezzo per spostarsi lungo la sponda orientale del lago. Elementi che, combinati insieme, rischiano di generare possibili episodi di caos, complice la stagione turistica nel vivo. Eppure al momento la viabilità nei paesi di Abbadia e Mandello appare piuttosto scorrevole, nonostante i lavori che stanno interessando in entrambe le località due sottopassi, funzionali al potenziamento della linea in ottica Olimpiadi: quello per Novegolo e quello di Via Parodi.

Anche se la prova del nove saranno i dieci giorni di chiusura (dal 20 al 30 luglio) sebbene confido che in questo periodo ci siano meno persone in giro – precisa Roberto Sergio Azzoni, sindaco di Abbadia -. Nella prima fase non abbiamo avuto grosse criticità, con il sottopasso chiuso per due giorni, è andata meglio rispetto a quanto immaginato”.

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Cantiere al sottopasso per Novegolo ad Abbadia

Le pecche non mancano ma Azzoni ritiene si sia raggiunto un bell’equilibrio, soprattutto non si sono verificati più fatti come quello di metà giugno sugli autobus sostitutivi: “Fondamentale il supporto delle forze dell’ordine. Ringrazio il Prefetto uscente Pomponio e la Questura per questo. Disagi dunque si, ma non catastrofici come si pensava. Sicuramente però c’è da sottolineare l’importanza degli interventi che sono in corso sulla linea”.

Dello stesso avviso è Riccardo Fasoli, sindaco di Mandello, che sta facendo i conti con la chiusura del sottopasso ferroviario di via Parodi fino a settembre, situazione che ha reso necessario predisporre una viabilità alternativa all’interno del paese: “Nonostante qualche disagio tutto sta andando bene. Non è la prima volta che la sottovia viene chiusa per un lungo periodo, però stavolta senza treni su Via Manzoni si circola abbastanza comodamente, non essendoci il passaggio a livello in funzione. Inoltre, i cittadini stanno rispettando bene le regole. Tutto va secondo i piani e gli interventi procedono piuttosto velocemente, RFI dovrà liberare il cantiere per il Motoraduno (che inizierà l’11 settembre)”. Non solo sottopasso: lavori in corso ci sono anche all’imbocco nord del paese, per il secondo lotto del lungolago di Olcio, ma con la predisposizione del semaforo intelligente, assicura il primo cittadino, un minimo di passaggio è garantito da entrambi i lati e non ci sono più le code chilometriche che si sono verificate qualche tempo fa.

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Lavori al sottopasso di Via Parodi a Mandello (nella foto il ponte è stato demolito)

Con presidi e nuovi gestori, più tranquillità sul lago

Lo stop dei treni ha portato anche lati positivi per Mandello, che lo scorso anno si è trovata a fronteggiare il problema delle “baby gang” ma che ora, complice oltre l’assenza dei mezzi su rotaie il rafforzamento dei presidi di controllo, può gustarsi un po’ di pace.

“Giardini e lido sono vivibilissimi – conferma Fasoli – abbiamo riempito di vigilantes la zona nei giorni di sabato e domenica, il problema dell’estate scorsa è stato eliminato, non ci sono più i soliti maleducati. Certo, a fronte di una spesa economica importante di 20 mila euro fino ad agosto. Con il supporto della Questura abbiamo organizzato un servizio ad alto impatto quest’anno: otto soggetti operativi tra polizia, carabinieri, guardia di finanza e polizia locale (di quest’ultima cerchiamo di avere 3 o 4 agenti la domenica tutto il giorno). Un aiuto importante in questo periodo, fermo restando che sicuramente dovremmo sederci tutti al tavolo per capire come muoverci in futuro rispetto a queste problematiche, affrontando anche il tema della gestione del servizio pubblico, che sarà a pieno regime una volta ripristinati i treni”.

In un’estate così particolare, persino il tipo di turismo è cambiato: “Molta gente, con l’assenza dei treni, ha smesso di venire sul lago e si è ridotto il turismo mordi e fuggi, sebbene nel week-end l’area giardini e lido siano ben fruite”, sempre Fasoli.

Azzoni, dal canto suo, non ha notato un calo significativo nei numeri di presenze, almeno alla vista: “Nel mese di giugno le domeniche sono state estremamente critiche. Con il Parco Ulisse Guzzi (alla prima stagione con il look rifatto) e il Parco di Chiesa Rotta, entrambi dati in gestione, viene però garantito un presidio importante e non ci sono problemi legati ai rifiuti, per cui abbiamo anche potenziato il servizio in maniera decisiva. Adesso abbiamo anche installato le eco-isole”.