1648 le presenze alla ‘Torre in Festa’, 3005 gli ingressi nei giorni d’apertura e durante gli eventi
Il GAMAG: “Ringraziamo collaboratori, accompagnatori museali, associazioni che hanno lavorato in sinergia con noi quest’anno, senza dimenticare tutte le persone che hanno visitato la Torre”
MANDELLO – Gli ultimi anni segnati dalla pandemia hanno contribuito a riaccendere la voglia di riscoprire il territorio circostante, mettendo in pratica un turismo di prossimità ma anche slow, a stretto contatto con la natura. Ed è forse dietro questo nuovo modo di vivere il proprio tempo libero che si nasconde il successo della Torre di Maggiana, costruzione di origine medioevale situata nell’omonimo borgo mandellese, tra le meglio conservate del panorama lecchese, al cui interno è ospitato il Museo di Arte Contadina e non solo.
Realtà apparentemente defilata, trovandosi in una piccola frazione a monte di Mandello, ma resa più che mai centrale grazie alla presenza del Sentiero del Viandante che si snoda lì accanto e da cui provengono buona parte degli avventori che l’hanno visitata, itinerario che gli sta permettendo di ottenere ogni anno che passa riscontri sempre più consistenti, arrivando a siglare 4660 visitatori. Merito anche delle iniziative che hanno tenuto banco per tutta l’alta stagione, tra cui il ritorno di ‘La Torre in Festa’ dopo quattro anni di assenza, che da sola ha fatto contare 1648 presenze. Togliendo questa cifra dalla somma totale, risultano 3005 gli ingressi nelle giornate d’apertura tradizionali e durante le altre iniziative promosse. Numeri che all’apparenza potrebbero risultare poco consistenti, ma bisogna considerare che il Museo è rimasto aperto da febbraio a novembre solo tre giorni alla settimana e al mattino, su una ridotta fascia oraria.
Dietro ai risultati ottenuti però, c’è soprattutto il grande lavoro dell’associazione GAMAG-Gruppo Amici di Maggiana che gestisce la struttura, e il sostegno divulgativo del Sistema Museale della Provincia di Lecco, circuito in cui rientra l’edificio. Senza dimenticare l’iniziativa ‘Viandanti a spasso nel tempo’, che ha permesso di creare una rete di sostengo con altri siti d’interesse dislocati sul territorio.
“Ringraziamo tutti i collaboratori e accompagnatori museali per l’entusiasmo e la dedizione mostrata quest’anno, insieme alle associazioni del territorio con cui abbiamo lavorato in sinergia per mettere a punto le iniziative – sottolinea Emanuela Tavola, presidente del GAMAG -. Un grazie anche ai visitatori: come associazione siamo molto soddisfatti delle presenze registrate, sia nelle ordinarie giornate d’apertura che durante le iniziative proposte come ‘Notte al Museo’, il pomeriggio con ‘Albero Blu’ dedicato ai bambini, e non da ultimo il ‘Guzzi Grand Tour’ in occasione del Motoraduno Guzzi”.
Ora il Museo si prenderà una pausa fino a marzo, anche se rimane attiva la possibilità di richiedere aperture straordinarie, anche da parte di scolaresche, per visitare la Torre, come indicato nel sito. Per il futuro, la linea seguita rimarrà quella portata avanti finora, come confermato da Tavola: “Il nostro impegno persiste, e continueremo a proporre gli stessi appuntamenti anche il prossimo anno, cercando di aggiungerne di nuovi: abbiamo già in cantiere alcuni progetti“.
In attesa di una nuova stagione, il GAMAG sarà presente giovedì 8 dicembre, con il proprio banchetto, alla tradizionale Mostra delle Associazioni dalle 10 alle 18 a Molina, località di Mandello.