Emozioni e applausi questo pomeriggio alla cerimonia di consegna delle benemerenze civiche
L’Ambrogino al gruppo Ora Basta, a Dario Perego e alla memoria di Giulia Pozzebon. L’encomio ai volontari civici, al Garage San Carlo e alla Pasticceria Ravasi
MERATE – Tre Ambrogini e tre encomi: Merate ha festeggiato nel pomeriggio di oggi, sabato 7 dicembre, i propri benemeriti mettendo in luce chi si è distinto e ha portato in alto il nome della città con il proprio operato e la propria attività.
Una cerimonia, come sempre, molto sentita e partecipata, che, dopo la messa solenne di questa mattina presieduta da don Mauro Malighetti, ha riunito la comunità.
A dare il benvenuto al pubblico il sindaco Mattia Salvioni che ha rimarcato l’intenzione, perseguita con gli Ambrogini 2024, di non guardare solo al passato, bensì di proiettarsi anche verso il futuro.
L’Ambrogino a Ora Basta
A essere premiato per primo è stato il gruppo Ora Basta che ha ricevuto il riconoscimento per mano del capogruppo di maggioranza Ernesto Sellitto. “Fondato nel 2017, il gruppo Ora Basta ha avvisato una riflessione profonda sulla parità di genere, dimostrando di saper fare squadra con le altre associazioni e di coinvolgere anche le scuole, come dimostrato dall’ultimo flash mob, curato direttamente dagli studenti del liceo Agnesi e dell’istituto Viganò” ha spiegato il consigliere.
A salire sul palco, una alla volta, le rappresentanti delle diverse anime di Ora Basta Maria Rosa Panzera, Amalia Bonfanti, Franca Rosa, Leandro Pelamatti, Anna Brini, Maria Teresa Bonanomi, Barbara Oggioni, Maddalena Ughi, Gloria Tommasini, Sabrina Cagliani, Alice Pischedda, Alba Riva, Sabrina Scola, Sara Casiraghi e Benedetta Brambilla che ha ringraziato a nome di tutti l’amministrazione comunale per il riconoscimento.
Questo il motto dell’Ambrogino a Ora Basta: “Donne unite in rete, che con determinazione costruiscono un futuro di equità. Rompendo il silenzio della violenza sulle donne, abbattendo gli stereotipi di genere, formando le future generazioni con la forza dell’educazione e della partecipazione”.
A ringraziare per il premio ricevuto Benedetta Brambilla che ha sottolineato come sia ancora lungo il percorso da compiere nel nome della vera parità di genere.
L’Ambrogino alla memoria di Giulia Pozzebon
Emozione e commozione per il premio alla memoria di Giulia Pozzebon e all’impronta luminosa lasciata alla comunità da una giovane donna, cresciuta tra Merate e il mondo, “capace di generare cambiamenti significativi”. La vice sindaca Valeria Marinari ha ricordato come il suo impegno non si sia fermato. “Grazie al Fondo Giulia Pozzebon, istituito in collaborazione con la Fondazione Comunitaria Lecchese, il suo messaggio continua a vivere. Il fondo, già operativo, attraverso il sostegno a percorsi di formazione, studio e ricerca, oltre che a iniziative promosse da associazioni e organizzazioni del terzo settore, rappresenta un faro per chi crede nel valore dell’educazione, delle pari opportunità e della giustizia sociale”.
Questo il motto della targa consegnata dall’assessore Mattia Muzio: “A Giulia, nel solco da lei tracciato per promuovere una pedagogia guidata da principi di equità e giustizia sociale e per spingere lo sguardo oltre…..in direzione ostinata e contraria”.
Trattenendo l’emozione, il padre ha voluto ringraziare per il riconoscimento tributato alla figlia: “Pensiamo che questo premio sia la misura della semina di Giulia perché lei ci ha lasciato al momento della semina come donna, come professionista, studiosa e mamma. A noi il grande dolore nel sapere che lei non potrà godere del raccolto e che non vivrà quelle soddisfazioni che le sarebbero dovute e che lei e i suoi fratelli ci hanno riservato. A noi però anche la responsabilità della cura del germoglio nato dalla sua semina. Cura che, nel suo modo di vedere, non può che essere condivisa con la sua famiglia, con i suoi fratelli, amici e amiche e con chi, spingendo lo sguardo oltre, vorrà in una visione comunitaria e condivisa prendersi cura del germoglio e in questa crescita, condivisa e comunitaria, nella cura e nel raccolto, sentire la sua presenza”.
L’Ambrogino a Dario Perego
E’ stata poi la volta dell’Ambrogino a Dario Perego, attuale consigliere di minoranza, ex sindaco per due mandati, nonché medico di medicina generale da poco andato in pensione. A leggere le motivazioni del riconoscimento l’assessora Silvia Sesana che ha illustrato le tre direttrici, ovvero la cura, l’impegno e l’amore, su cui si è fondato l’impegno di Perego rivolto sempre alla persona. Non a caso, nel motto, si evidenzia come il tributo sia stato assegnato per “l’attenzione alla persona in ogni aspetto e tempo della vita, per la passione e la dedizione che per oltre 40 anni hanno guidato il suo servizio come medico di base e l’impegno per il bene della comunità di Merate”.
Nel ritirare la targa, Perego si è detto “indegno” del riconoscimento, sottolineando di aver agito sempre con passione e mai per ricevere un tornaconto. “E’ una persona che ho imparato a conoscere a cui mi accomuna il fatto di non accontentarsi mai. Ora per lui si è chiusa la porta dell’ambulatorio, ma si apriranno nuove possibilità amministrative”.
L’encomio ai volontari civici
La cerimonia è poi proseguita con la consegna dei tre encomi. A salire per primi sul palco i volontari civici con l’assessora Patrizia Riva chiamata a leggere la motivazione e il motto mentre la targa e le pergamene sono state consegnate dai consiglieri Alessandro Crippa, Chiara Consonni e Lorenzo Ravasi. Per il Piedibus il riconoscimento è stato ritirato da Alberto Brivio, per i volontari della riserva di Sartirana da Alessandra Panbianco, per la biblioteca (con il gruppo letture, Libringiro e le letture dei piccoli) Mirta e Caroli, per il traffico scuole Massimo Isetti e per Caravaggio Sofia Galigani e Fabrizio Cagliani.
Il sindaco ha voluto ringraziare anche il grande assente, Giuseppe Papaleo, supervisor dei volontari di Caravaggio e volto noto per l’impegno quotidiano con il Piedibus e la gestione del traffico al mattino fuori dalla scuola primaria di via Montello.
Pacifico il motto del riconoscimento, che è andato a evidenziare “l’impegno instancabile che quotidianamente, in diversi ambiti, offrono alla comunità, un aiuto spesso silenzioso ma determinante per tutte e tutti noi”.
L’encomio alla pasticceria Ravasi
Dal volontariato all’impegno, altrettanto quotidiano, per l’attività economica con il secondo encomio tributato alla Pasticceria Ravasi, di cui la consigliera Consonni ha ricostruito la storia, lasciando all’assessore Gianpiero Airoldi il compito della consegna della targa, tributata a un’attività, “nata quando l’Italia era solo un sogno, sopravvissuta a due Guerre Mondiali e a mille sfide, ha sempre affrontato tutto con impegno e passione, dedicando tempo e cuore per offrire qualcosa di unico, ripagata dalla gioia di un cliente che dice: ‘Ogni volta che lo assaggio, torno bambino'”.
L’encomio al Garage San Carlo
Il terzo encomio è stato infine conferito al Garage San Carlo con l’assessore Airoldi chiamato a leggere la motivazione e il motto (dal 1954 Auto e Moto sono una passione di famiglia. Un’eredità di dedizione e professionalità, tramandata di padre in figlio per 70 anni. Un punto di riferimento per tutti i meratesi, capace di offrire un connubio perfetto tra competenza ed esperienza, innovazione continua e tradizione familiare) e il consigliere Lorenzo Ravasi impegnato a consegnare la targa e la pergamena al titolare Carlo e al figlio Igor.
La cerimonia di consegna degli Ambrogini è stata allietata dall’esibizione degli allievi della Scuola di Musica San Francesco Matilde Oldani, Matilde Cozza, Celeste Garavaglia al violino e Viola Campana al violencello.