A portarlo avanti l’associazione Volontaria-Mente di Merate
Coltivare ortaggi per combattere lo stigma sociale delle malattie mentali, con man forte di una nuova struttura per ripararli
MERATE – Anche quest’anno è ripartito ‘Orto nella Mente’, progetto voluto dall’associazione Volontaria-Mente, al cui centro ci sarà la preparazione del terreno, la semina, la cura e la raccolta dei prodotti coltivati nell’orto sociale attivo presso la sede operativa dell’organizzazione di Merate. Il tutto con lo scopo di favorire il reinserimento sociale dei più fragili attraverso l’apprendimento delle tecniche necessarie per la buona riuscita di un orto e delle sue verdure biologiche.
I volontari responsabili del progetto si occuperanno di trasmettere a tutti i partecipanti le conoscenze teoriche, oltre che pratiche, relative alla coltivazione degli ortaggi più comuni: peperoni, zucchine, melanzane, pomodori, cipolle, cetrioli. Come gli scorsi anni Volontaria-Mente sarà presente presso la Piazza Prinetti di Merate in due giornate, durante l’estate, dedicate alla vendita ad offerta libera di sacchetti di verdure biologiche miste, frutto proprio dell’orto sociale e del lavoro degli utenti dell’Associazione.
“Un ringraziamento speciale va alla Galbusera serre di Merate, che ha donato a Volontaria-Mente una magnifica struttura necessaria per riparare gli ortaggi dalle eventuali grandinate estive occupandosi di montarla gratuitamente collaborando con utenti e volontari – afferma il presidente Marcello Ripamonti – oltre che numerose piantine da seminare nell’orto per consentire agli utenti dell’Associazione di accudirle e vederle crescere. Un grazie infinito va anche a tutti i volontari che con impegno e costanza seguiranno tutto il progetto, a chi ha preparato il terreno donando il concime naturale e provvedendo alla fresatura. Un bellissimo progetto che consentirà di far conoscere sul territorio la realtà della salute mentale, contribuendo al tentativo portato avanti dal 2005 di abbattere lo stigma sociale che ancora oggi avvolge certi tipi di malattie”.
Da quasi venticinque anni infatti, l’organizzazione favorisce il reinserimento sociale di persone colpite da disagio psichico. Presso la sede operativa in via Enrico Fermi 2 sono attivi moltissimi progetti e laboratori creativi, per fornire agli utenti nuovi strumenti per sentirsi utili alla società e stare meglio con loro stessi, tra cui proprio la cura dell’orto sociale.