Dal cancello dello stabilimento fino a Villa Guzzi, svelati i totem dell’itinerario
“Qualcosa che resta a tutti gli appassionati, percorribile anche quando il museo è chiuso”
MANDELLO – Davanti al cancello rosso fiammante dello stabilimento mandellese, “dove tutto ebbe inizio”, e dove le anime guzziste amano immortalarsi per segnalare il loro passaggio alla Casa dell’Aquila, la storia della Moto Guzzi, e in particolare dell’uomo che le ha dato nome e vita, Carlo Guzzi, rimarrà scolpita su un totem. O meglio su dei totem, cinque in totale, installati nei punti del paese che per la vicenda a due ruote e a due ali, tutta targata Mandello, hanno assunto un significato indelebile.
‘Sulle orme di Carlo Guzzi’ è il nome dell’itinerario inaugurato nel primo pomeriggio del primo giorno di Motoraduno 2023 oggi, giovedì 7 settembre. “Qualcosa di fisso, che resterà per sempre – ha preso parola il sindaco Riccardo Fasoli, sovrastato di tanto in tanto dal rombo dei motori che i centauri di passaggio, impegnati nei test ride, lasciavano dietro di loro – anche nei giorni in cui il museo non sarà aperto al pubblico, gli appassionati potranno comunque approfondire e conoscere la figura di Carlo Guzzi e i luoghi e le tappe più importanti a lui collegati”.
A volerlo e a concretizzarlo l’Archivio Comunale Memoria Locale e il Comune di Mandello, che già nel 2021 avevano tentato di portarlo alla luce, dovendo però per tempistiche e causa di forza maggiore rimandare. ‘Sulle orme di Carlo Guzzi’ è peraltro il primo di tre itinerari che verranno poi svelati in futuro, come spiega Simonetta Carizzoni, presidente dell’associazione che si impegna nel realizzare progetti di storia e turismo locale: “Il secondo percorso verrà reso noto l’anno prossimo, il terzo quello ancora successivo”.
Per entrare appieno nei panni di Carlo Guzzi, ci siamo lasciati guidare dal primo cittadino, da Carizzoni e dai suoi volontari, dagli assessori e consiglieri presenti, tenendo come punto di riferimento le freccette e le scritte verdi spruzzate sull’asfalto a segnalare l’andamento del percorso: svelato il primo totem davanti alla fabbrica ‘Dove tutto ebbe inizio’, poco più avanti, vicino alla rotonda con l’aquila, è toccato al totem ‘L’officina Comini’.
Dopodiché siamo partiti alla volta dell’installazione dedicata a ‘L’officina Ripamonti’, dove venne assemblato il primo prototipo Guzzi denominato G.P. (Guzzi-Parodi). Continuando verso piazza del Comune (Leonardo da Vinci) siamo arrivati al totem ‘Ricordando Carlo Guzzi’, rivolto in direzione della statua che lo raffigura, per poi chiudersi davanti a Villa Guzzi, da cui Carlo partiva ogni giorno a piedi per recarsi nella fabbrica poco distante, con anche qui la presenza di un pannello dedicato.
Già dal principio, il Motoraduno internazionale sta regalando momenti di spessore, ma soprattutto destinati a perdurare nel tempo, partendo da lì, “dove tutto ebbe inizio”, per poi continuare nel paese, museo a cielo aperto che nasconde i retroscena legati a Carlo Guzzi e alla casa motociclistica mandellese.
QUI IL PROGRAMMA COMPLETO E MAPPA DEL MOTORADUNO