Oggi la cerimonia della 37^ edizione del premio
Una piccola goccia per costruire un pozzo in Benin
OLGINATE – Un assegno e una targa: è stato consegnato oggi pomeriggio, domenica, il Premio alla memoria di Massimiliano Valsecchi. “Quest’anno abbiamo voluto premiare don Michele Kotoko – ha detto Nella, mamma di Massimiliano al quale è dedicato il premio -. Nato in Benin (Africa Occidentale). Sacerdote dal 2005, da alcuni anni si impegna ad offrire a più di 100 ragazzi orfani e bisognosi una casa di accoglienza, una scuola e un centro di arti e mestieri per dar loro opportunità di lavoro e autonomia nella propria terra”.
Nel suo progetto, però, c’è la necessità urgente di realizzare un pozzo per ovviare alla mancanza di acqua: “A oggi sono costretti a percorrere qualcosa come 15 Km al giorno per avere l’acqua. Noi siamo abituati ad aprire un rubinetto, ma per loro un semplice pozzo potrebbe fare la differenza: per realizzare il progetto servono circa 5 mila euro. Nelle prossime settimane organizzeremo degli eventi per raccogliere fondi, ma tutti possono contribuire (IBAN PER DONAZIONI)”.
L’assegno donato al sacerdote è solo un punto di partenza, una goccia: “Solo per le trivellazioni, quindi per far partire i lavori, servono 3 mila euro – ha spiegato don Michele -. Io sono orfano, prima ho perso il padre e poi la madre. Nella mia diocesi, in Benin, mi sono trovato ad aiutare una donna che doveva partorire. Purtroppo è morta poco dopo e mi sono occupato di sua figlia. Oggi sono oltre 100 i bimbi orfani a cui diamo un pasto, vestiti e istruzione. Fortunatamente ci sono benefattori che ci aiutano, ma stiamo lavorando per dare autonomia a queste persone”.
In questi anni ha affiancato come aiutante don Matteo Gignoli parroco di Olginate Garlate e Pescate: “Per questo impegno riteniamo don Michele, sacerdote e missionario, il cui spirito ed attività sono svolte a favore della propria terra di origine, meritevole di particolare riconoscimento del premio Massimiliano Valsecchi”.
Presente alla consegna anche il sindaco Marco Passoni: “Con questo premio riuscite a donare delle gocce che poi si espandono e, attraverso progetti, creano dei frutti. Il vostro è un piccolo gesto che serve a creare qualcosa di più grande e dopo 37 edizioni del premio siete ancora qui a ricordare Massimiliano in un modo che lascia qualcosa di concreto”.