LECCO/VALSASSINA – Non solo sport, natura e relax. Lecco e il suo territorio sono ricchi di siti da visitare anche per chi ama l’arte e la cultura. In Valsassina ad esempio sono diversi i luoghi che raccontano le antiche tradizioni di vita contadina. Se vi piace l’arte figurativa, non perdetevi i borghi affrescati di Parlasco e Taceno dove sui muri delle vecchie case potrete ammirare bellissimi dipinti che raccontano mestieri e antiche leggende. A Vendrogno, nel cuore della Valle Muggiasca, sorge il suggestivo Museo del Latte e della Storia muggiasca mentre a Premana potrete visitare il Museo Etnografico e le sue antiche testimonianze della vita in Valvarrone. Fresco di inaugurazione, il 5 febbraio 2020, il Museo ‘Cantar di Pietra’ di Tremenico racconta attraverso un percorso innovativo ed interattivo la ritualità della vita della valle. A Morterone, il Comune più piccolo d’Italia, lasciatevi incantare dalle opere d’arte a cielo aperto realizzate dal poeta e artista Carlo Invernizzi, recentemente scomparso ma il cui segno è rimasto indelebile nell’incantevole paese ai piedi del Resegone. Lasciate l’auto e addentratevi a piedi in queste realtà cariche di storia e cultura, piccoli ‘gioielli’ tutti da vivere e scoprire.
Parlasco e Taceno, i borghi affrescati della Valsassina
I 16 affreschi che ornano le case nel cuore di Parlasco prendono vita con un progetto promosso dall’amministrazione comunale nel 2007, “Parlarti – Parlasco per le arti”. ‘Parlasco il borgo affrescato’ nasce con il preciso intento di raccontare, attraverso le immagini, la storia di Lasco, il bandito della Valsassina, raccontata nel romanzo storico di Antonio Balbiani (Bellano, 1838-1889). I primi 14 affreschi vennero realizzati da artisti provenienti da tutta Italia nel luglio 2007 mentre altri due risalgono al 2012. La loro particolarità? Innanzitutto la disposizione che non segue il senso cronologico delle vicende del Lasco, quindi le tecniche di realizzazione che spaziano tra diversi stili. Il borgo affrescato è visitabile gratuitamente tutto l’anno, per le visite guidate è possibile contattare il Comune di Parlasco allo 0341 880202
Anche il progetto che ha portato ad affrescare il vecchio borgo di Taceno, in Alta Valsassina, nasce nel 2007. Il titolo è evocativo: “Luoghi non comuni: una finestra sul passato”. Soggetti dei dipinti sono i vecchi mestieri e le attività commerciali che un tempo avevano sede a Taceno, in particolare lungo via Vittorio Emanuele: si trova di tutto, dal falegname al ramaio, dal maniscalco al ciabattino, da scene di quotidianità al cacciatore. Anche in questo caso gli affreschi (15 in totale) sono stati realizzati da artisti locali e non. Il risultato? Un affascinante percorso artistico e storico per riscoprire il centro del paese di Taceno e le memorie del passato.
Il Museo del Latte e della Storia Muggiasca a Vendrogno
Questo piccolo ma ben tenuto museo si trova in via Parrocchiale 1 a Vendrogno (Bellano) nei locali che un tempo erano sede della Latteria Turnaria, aperta nel 1937. In sette sale, disposte su tre piani, vengono conservate e raccontate le tradizioni legate alla vita e alla cultura della Muggiasca con particolare attenzione all’arte della lavorazione del formaggio che la vecchia latteria ha prodotto fino al 1981, anno di chiusura. Quattro i percorsi proposti attraverso questa storia: La trasformazione del latte, Il bosco, i campi, la stalle, La casa e i lavori femminili ed Episodi di storia della Muggiasca. A causa dell’emergenza Covid oggi il Museo è visitabile solo su appuntamento telefonando al 333 3823413. La visita verrà effettuata in sicurezza secondo le disposizioni previste dal Decreto Ministeriale. E’ anche disponibile un tour virtuale del Museo del Latte cliccando sul seguente link: https://www.tour-sistemamuseale.provincia.lecco.it/07museo/
Il Museo Etnografico di Premana
Anche Premana vanta un piccolo e significativo Museo, cuore della cultura e della vita premanese. Il Museo Etnografico è stato fondato nel 1974 in via Roma e contiene oggi oltre 2 mila pezzi, dai giochi per ragazzi agli attrezzi da cucito e da lavoro domestico alle fucine dove i fabbri lavoravano il ferro migliore della valle. Oggi il Museo è gestito dall’Associazione ‘Amici del Museo’ nata nel 1994: i suoi volontari si occupano del suo mantenimento e delle visite guidate che ogni anno attirano diversi visitatori e scolaresche. Le sue quattro sale, disposte su tre piani, offrono un percorso attraverso la storia di Premana dalla lontana epoca preromana in cui si iniziò ad estrarre il ferro e a lavorarlo. Recentemente è stato realizzato anche un allestimento multimediale pensato per capire ulteriormente la storia di questo piccolo ma operoso paese. Gli orari di apertura per il mese di agosto sono venerdì, sabato, domenica dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 15 alle ore 18. Obbligatorio uso della mascherina, per visite guidate e prenotazioni consultare il sito http://www.museo.premana.lc.it/
Il ‘Cantar di Pietra’ a Tremenico
Inaugurato il 5 febbraio scorso in occasione della festa patronale di Sant’Agata, il Museo Cantar di Pietra di Tremenico e la correlata Mappa di comunità, sono l’esito del più ampio progetto Interreg La Voce della Terra: canti e riti della tradizione – VoCa-Te. Il museo “racconta in chiave esperienziale, attraverso un percorso interattivo, i temi forti delle ritualità della Valle che rappresentano l’eredità più tenacemente vitale della cultura contadina e alpina”. Una guida virtuale racconta i vari aspetti della vita quotidiana permettendo al visitatore di ‘immergersi’ in una storia trasmessa fino ad oggi. Il Museo è visitabile in giorni e orari da concordare mandando richiesta via mail all’indirizzo info@ecomuseodellavalvarrone.it, o telefonando al numero 0341 875040.
Il Museo di Sculture all’aperto di Arte Contemporanea a Morterone
Con 32 abitanti Morterone, ai piedi del Resegone, è il Comune più piccolo d’Italia ma sul suo territorio cela una ricchezza custodita da un gruppo di abitanti e artisti, gli Amici di Morterone, ispirati dalla poetica Natura Naturans di Carlo Invernizzi, scomparso nel 2018. Tra le numerose iniziative pensate per fare rivivere il paese c’è il Museo di Sculture all’Aperto di Arte Contemporanea in Progress, sorto con il contributo di prestigiosi artisti italiani ed internazionali che hanno realizzato e donato le proprie opere. Trenta quelle ‘disseminate’ nel territorio di Morterone e visibili lungo un tragitto di circa 5 km. Tra gli artisti che hanno collaborato citiamo Gianni Colombo, Gianni Ciussi, Rudi Wach, Nicola Carrino, Mauro Straccioli e molti altri. Le opere d’arte, usando le parole del poeta e ideatore dell’iniziativa Carlo Invernizzi, “non sono monumenti ma presenze dialoganti”, perfettamente inserite nel contesto naturale e e paesaggistico di Morterone. Ne citiamo alcune, lasciando al visitatore il piacere di incamminarsi per il paese e scoprirle: in località Morterone Centro si erge l’enigmatica Architettura Cacogoniometrica realizzata nel 1988 da Gianni Colombo. Si tratta della prima scultura installata, nove colonne in pvc oblique e non parallele tra loro. Più avanti, nella Chiesa della Beata Vergine Assunta, si trova l’Altare-Fiore in pietra nera di Nesso realizzato da Rudi Wach. Le sculture in ferro disseminate qua e la per il paese invece sono di Carlo Ciussi e non hanno un titolo.