SEREGNO – Nella sala stampa del “Ferruccio” mister Cuoghi è soddisfatto della prova d’orgoglio mostrata dai suoi ragazzi, ma la testa del Lecco è già a giovedì prossimo, quando ci sarà l’udienza in Tribunale che deciderà il futuro della squadra. Il presidente del Seregno Paolo Di Nunno, invece, è arrabbiato per la scialba prestazione dei biancoazzurri e minaccia di cacciare via tutti. La tensione è alle stelle per entrambi e finisce per far scoppiare un’accesa lite tra il tecnico bluceleste e il dirigente del Seregno.
“La nostra – commenta mister Cuoghi – è stata una prestazione di grande spirito e determinazione. Sono orgoglioso di poter allenare questi ragazzi, chi è rimasto ha dimostrato di essere un grande professionista, ora per martedì resta la stessa regola della scorsa settimana: chi si presenta all’allenamento deve restare fini a domenica”.
Il tecnico, poi, parla dell’udienza che si terrà giovedì prossimo in tribunale: “Noi non possiamo far altro che attendere, continueremo a prepararci con tranquillità lavorando come abbiamo fatto finora, ma giovedì mattina sarò in tribunale, voglio essere presente per rappresentare tutti i miei giocatori. Sono speranzoso e ottimista, sono sicuro che ci sia ‘qualcuno’ dietro, ma, come è normale che sia, questo ‘qualcuno’ vorrà delle rassicurazioni prima di investire denaro, per questo chiedo che in questi giorni le Istituzioni scendano in campo”.
Finita l’intervista di mister Cuoghi, il presidente del Seregno Di Nunno si rivolge a lui facendo la battuta “Voi giovedì non ci sarete più, potevate regalarci qualcosa”, ma le parole del dirigente biancoazzurro scatenano l’ira del tecnico modenese che risponde per le rime. Il tono di Di Nunno cambia e urla a Cuoghi “Adesso chiama il tuo presidente Bizzozero”, quindi, tra i due scoppia una furiosa lite sedata solo qualche minuto più tardi dai presenti in sala stampa.
L’allenatore del Lecco si allontana rimarcando la sua estraneità con l’ex patron del Lecco e tocca a Di Nunno rispondere alle domande dei giornalisti.
“Mi sono stancato – afferma il presidente del Seregno – di spendere così tanti soldi in questo modo. Avevo chiesto di costruirmi una squadra per vincere il campionato senza neanche dare un tetto massimo di spesa e, invece, hanno messo insieme una squadra per farmi morire. Da domani pagherò i giocatori, ma voglio le loro dimissioni, giocherò con la Primavera, dato che non voglio ‘inguaiare’ Andreoletti chiedo pure le sue dimissioni”.
Il dopogara di Seregno-Lecco si è rivelato ancora più scoppiettante della partita vera e propria. Per entrambe le compagini i prossimi giorni saranno fondamentali per capire in quale direzione andrà il loro futuro.