LECCO – La gioia della Calcio Lecco è durata davvero poco, il clima festoso della vittoria dei playoff e l’accesa speranza di essere a un passo dalla Legapro sono stati gelati dall’arresto del patron Daniele Bizzozero, avvenuto giovedì mattina a seguito dell’indagine che vede coinvolto anche l’ex sindaco di Como Stefano Bruni.
Ancora incerto il futuro della società di via Don Pozzi, troppe sono le ombre calate sulla gestione fatta da Daniele Bizzozero tanto che al posto di una stagione tra i professionisti per i blucelesti potrebbe prospettarsi il nulla assoluto.
Il primo cittadino di Lecco Virginio Brivio esprime amarezza e preoccupazione: “Con un segretario dimissionario (Ivan Corti che ha annunciato la propria intenzione di lasciare il suo incarico, ndr) e un presidente in carcere, la posizione della Calcio Lecco è quanto mai critica. Aldilà dei vari aspetti giudiziari, che saranno chiariti dalla magistratura nei dovuti tempi e modi, il problema ora è che mancano sia un consiglio di amministrazione che un collegio sindacale e l’unico che potrebbe provvedere alla gestione di tutte le pratiche necessarie è proprio lo stesso Daniele Bizzozero”.
L’amministrazione comunale lecchese può in qualche modo essere utile per evitare il peggio, ovvero il fallimento e la perdita del titolo sportivo? “La Calcio Lecco è una società privata – risponde il sindaco Brivio – quindi anche volendo il Comune non può entrare in merito alla sua gestione, certo è che ci attiveremo per salvaguardare in ogni modo possibile gli interessi pubblici, ovvero uno stadio che non finisca in rovina, e se possibile l’operato della squadra che, ha raggiunto ottimi risultati in campionato”.
Per gli eventuali sviluppi, dunque, non resta che attendere un ulteriore chiarimento per quanto riguarda la posizione del patron Bizzozero, ora detenuto nel carcere di San Vittore, il cui legale Luca Marani per momento si limita a dichiarare: “Io e l’avvocato Massimo Schipilliti leggeremo l’ordinanza di custodia cautelare e domattina parleremo con il nostro assistito”.