LECCO – Un pareggio da cardio palma basta al Lecco per accedere alla finale dei playoff e continuare a sognare il ripescaggio in Legapro. Il Pontisola lascia il passo ai blucelesti, ma il risultato di 3-3 ben rappresenta una gara combattuta da entrambe le compagini fino all’ultimo minuto del secondo tempo supplementare.
Al Rigamonti Ceppi la curva Nord accoglie i blucelesti con lo striscione “In questo anno tormentato solo la squadra ci ha onorato” e i ragazzi di mister De Paola non intendono deludere i tifosi proprio in questo importante appuntamento e non vogliono regalare la finale al Pontisola che, dalla sua, si presenta sul campo più agguerrito che mai.
I blucelesti sono parecchio nervosi e non riescono a rendersi veramente pericolosi, ma al 17’ Alborgetti interviene di mano sul cross di Corteggiano è rigore per il Lecco e un minuto più tardi, dal dischetto bomber França porta la squadra in vantaggio. La risposta deglio ospiti bergamaschi si fa attendere, ma non troppo a lungo e al 34’ Ferreira Pinto servito da Espinal insacca sul secondo palo con un sinistro a giro. Il primo tempo non ha più nulla da dire e i giocatori tornano negli spogliatoi.
La ripresa si rivela molto più eccitante, al 23’ una diagonale di Lella sorprende Lazzarini e gli ospiti passano in vantaggio. Per il Lecco è vitale vincere, ma il nervosismo ha la meglio e non si vedono costruzioni realmente efficaci. Quando tutto sembra ormai perduto, Vignali dona nuovamente speranza andando a rete su punizione. Ai blucelesti basta il pareggio per qualificarsi alla finale, ma il regolamento prevede i supplementari, quindi ai tre fischi finali la partita è ancora aperta.
I due tempi supplementari mettono a dura prova i nervi dei tifosi. L’eurogol di Cardinio al 6’ (che sul cross di Corteggiano incrocia di sinistro sul secondo palo) fa alzare in piedi tutto il Rigamonti Ceppi, ma Alborghetti all’11’ fa capire che è ancora presto per festeggiare. Al 12’ França sbaglia un gol a porta vuota, mentre al 16’ il Pontisola spreca un calcio d’angolo: si devono giocare altri 15’. Nel secondo tempo supplementare i due avversari in campo si giocano il tutto per tutto, il Rigamonti Ceppi resta col fiato sospeso e al 12’ prega in silenzio che Pedrocchi non trasformi in gol la punizione dal limite guadagnata dai bergamaschi. Richiesta esaudita, ancora 4’ di sofferenza e, poi, i tre fischi finali consegnano al Lecco la finale.
Per tutta la durata della gara la tensione è stata alle stelle, coadiuvata da un arbitraggio “all’inglese” che ha estratto bel pochi cartellini, lasciando così spazio a un gioco “maschio” costato solo a Redaelli, espulso dalla panchina per proteste sul finale e che, quindi, salterà la finale contro il Seregno di domenica prossima, ma per il Lecco il sogno continua.