LECCO – All’indomani delle dichiarazioni del presidente Gabriele Gravina riportate dalla stampa nazionale, che svelerebbero la definitiva esclusione del Lecco dalla Legapro, l’amministratore unico Sandro Meregalli prova a chiarire la situazione: “E’ impossibile che un presidente di Lega abbia detto quelle parole, la decisione finale spetta alla Covisoc e al consiglio federale, si saprà solo il 4 agosto”.
Meregalli, però, ammette che la documentazione presentata a Firenze non è perfettamente in ordine: “Il nostro problema non riguarda la fideiussione, ma alcuni documenti risalenti al 2010 che sono scaduti, però altro non potevamo fare se non consegnare ciò che era in nostro possesso. La differenza nostra rispetto alle squadre iscritte di diritto in Legapro è che avremmo dovuto presentare tutto perfetto al primo colpo, i nostri documenti non lo sono, però era una documentazione complessa e anche le altre squadre avranno fatto mancanze, questo vuol dire che all’esame della Covisoc passerà chi ha fatto meno errori, come a scuola”.
Secondo l’amministratore unico, dunque, il Lecco può ancora puntare alla Legapro sperando di essere stata “meno peggio” delle altre squadre che hanno fatto domanda per accedere al campionato dei professionisti.
In questo mare di incertezze, invece, l’unica buona notizia (in attesa di conferma ufficiale) riguarda la serie D: la Lnd avrebbe rigettato 5 squadre, ma tra queste non ci sarebbe la Calcio Lecco che, quindi, avrebbe il diritto di disputare la prossima stagione nella massima serie dei dilettanti. A questo punto viene lecito chiedersi con quale squadra dato che finora il calciomercato ha visto solo giocatori in uscita e nessuno in entrata, a tal proposito Meregalli dichiara: “Sono da solo e ho fatto avanti e indietro da Firenze in tre giorni, non posso occuparmi anche della squadra”.
L’amministratore unico lamenta il fatto di dover operare da solo, ma nell’ultima conferenza stampa erano stati presentati Salvatore Trunfio e Carmine Palumbo, i quali avrebbero dovuto avere proprio il compito di costruire una rosa di giocatori.
“Trunfio e Palumbo – conclude Meregalli – ci sono ancora, ma inizieranno a lavorare dopo il 4 agosto perché ovviamente vogliono sapere in che categoria si giocherà prima di pensare a quale squadra allestire”.
Nessuna fumata bianca per la Calcio Lecco, dunque, e i tifosi sono condannati a dover aspettare per forza di cose il 4 agosto per conoscere il futuro della propria squadra che attualmente resta sospesa nel solito limbo.