LECCO – L’obiettivo annunciato a inizio stagione dalla società bluceleste era chiaro: vincere il campionato per far tornare il Lecco tra i professionisti. Domenica dopo domenica, però, a mettere i bastoni fra le ruote ci ha pensato il Piacenza che, dopo una partenza negativa, ha iniziato la sua scalata alla vetta e come un carrarmato ha schiacciato ogni avversaria, Lecco compreso, per trovarsi a un passo dalla promozione matematica solo a metà marzo. Ai blucelesti ora non resta che cercare di tenersi stretto il secondo posto e portare a casa il maggior numero di punti possibili, che saranno utili in vista dei playoff e per guadagnarsi una posizione di favore per i ripescaggi.
“Sono soddisfatto a metà – confessa il patron Daniele Bizzozero – noi stiamo facendo un buon campionato, ma sulla nostra strada abbiamo trovato il Piacenza, una squadra in perfetta salute che finora non ha mai avuto nessun problema. Rispetto a loro, poi, noi abbiamo affrontato le partite in modo diverso, abbiamo voluto pensare anche allo spettacolo, al bel calcio e non solo ai punti da guadagnare, mentre i piacentini si sono preoccupati di non subire gol e di portarsi a casa sempre il bottino senza curare la forma. La loro strategia ha funzionato meglio in questo strano campionato di serie D”.
Durante l’ultima gara giocata al Rigamonti Ceppi, Bizzozero si è molto risentito per le contestazioni fatte da un paio di tifosi al tecnico Luciano De Paola, scelto dal patron stesso per sostituire mister Sergio Zanetti, esonerato dopo poche gare: “Sul cambio di allenatore non ha rimorsi, rifarei la stessa scelta, anzi non capisco proprio cosa ci sia da contestare. Mi ero arrabbiato parecchio, ma credo che la critica a De Paola sia stata solo una presa di posizione da parte di una minoranza anche perché quando abbiamo ospitato la nazionale under 18 molte persone sono venute a complimentarsi con me, per la passione che ci metto in quello che faccio e mi hanno chiesto di tenere duro”.
Negli scorsi giorni Paolo Di Nunno presidente del Seregno, diretta rivale dei blucelesti, ha deciso di mettere in vendita la società. Vista l’amicizia tra lui e Bizzozero verrebbe naturale pensare a un probabile futuro progetto condiviso, ma il patron bluceleste smentisce subito l’ipotesi: “Io e Di Nunno siamo amici, ma non andremmo bene insieme a condurre una società, quindi ognuno a casa sua. Io sto bene qui a Lecco e non farei cambio con Seregno o altre squadre”.
“In questo momento non è facile fare calcio da nessuna parte – conclude il patron bluceleste – in particolare la piazza di Lecco bisogna ‘saperla prendere’, Lecco è una squadra che ha una storia e giustamente non si accontenta, ma in ogni stagione si parte in venti e purtroppo ne arriva solo una. Forse noi abbiamo sbagliato qualcosa in fase difensiva e avremmo potuto fare meglio nello scontro diretto a Piacenza, star loro più attaccati nella rincorsa e lasciarli meno tranquilli, ma gli errori si fanno e l’importante è ripartire. Io sono arrivato a Lecco e ho trovato una società allo sbando, quello stesso anno abbiamo chiuso la stagione con un secondo posto, mentre quest’anno la seconda posizione in classifica non l’abbiamo mai persa di vista. Tirando un bilancio sono convinto di aver fatto bene, specie pensando a come siamo partiti, anche il Piacenza stessa ci ha messo tre o quattro anni prima di riuscire a fare questi risultati e io continuerò a lavorare per riportare il Lecco dove si merita”.