BRUNICO – Sarà un ritorno a casa lungo e pensieroso quello del Lecco, uscito con un pareggio dal campo di Brunico. Fiorenzo Roncari non nega i problemi incontrati dai suoi, soprattutto nel primo tempo: “Abbiamo avuto difficoltà legate al campo, alla velocità della palla. Abbiamo fatto una partita molto simile alla loro e non dovevamo farla. Ci siamo allungati, abbiamo fatto una sola conclusione e gli esterni non hanno dato il supporto a Castagna, che è stato lasciato troppo solo”. A complicare le cose, è arrivato l’eurogol di Orfanello nel finale della prima frazione: “Hanno trovato questo gol con una prodezza… Alla fine siamo riusciti a pareggiare una partita difficile, perché il St. Georgen è una squadra che rischia poco, si chiude bene, ha due giocatori davanti che si muovono bene. Alla fine, credo che il pareggio sia il risultato giusto”. Il Lecco sembra faticare di più con chi sta dietro in classifica: “Ogni partita fa storia a sé. Oggi abbiamo fatto una fatica diversa. Abbiamo subito il tipo di terreno, la velocità della palla. Siamo stati troppo larghi e un po’ troppo legati, impacciati. E’ stata una partita sofferta, ma alla fine l’abbiamo messa a posto. Siamo venuti qui pensando di fare qualcosa di meglio, è vero. Poi, però, ci si scontra con una realtà diversa, con un avversario tenace, che non ci ha fatto giocare molto, perciò possiamo essere contenti del pareggio, anche se resta qualche rammarico. Quale? Non mi attacco agli episodi, ma se la palla non viene intercettata con un braccio, finisce sui piedi di Castagna a 5 metri dalla porta… Contento contento non sono…”.
Max Uggè, baluardo della difesa, commenta una partita in cui i blucelesti sono tornati a incassare un gol dopo 5 partite immacolate. E che gol… Ma cosa non ha funzionato? “Nel primo tempo ci sono stati tanti errori individuali – ammette Max – Prendiamo gol spesso dentro i 16 metri, abbiamo subito troppo al loro aggressività e pagato immediatamente le conseguenze. Nella ripresa siamo partiti forte, ma dovevamo dare qualcosina in più per portare a casa il risultato. Non ci siamo riusciti a andiamo a casa con un punto. Loro han fatto un gran gol, ma il calcio d’angolo è nato da errori nostri. L’occasione che hanno avuto è stata quella, perché nel secondo tempo non hanno tirato in porta”.
Sulla stessa linea di pensiero, il capitano Andrea Rota: “Abbiamo faticato nel primo tempo a entrare in partita. Ci siamo dovuti abituare. Non c’è stato, però, un dominio loro: è stata una partita equilibrata, sbloccata da una prodezza. Di certo non abbiamo fatto un buon primo tempo. Consapevoli di questo, siamo entrati decisi a cambiare la partita. Dopo il nostro pareggio, credo che il St. Georgen abbia fatto solo alleggerimenti per respirare un po’. Contro le piccole stentiamo… probabilmente sì. E’ un po’ il nostro difetto. Quando le squadre si chiudono, facciamo più fatica. Difficile trovare giustificazioni. I dati dicono che contro le squadre che si chiudono di più nella loro metà campo, facciamo più fatica”.
Interviste blucelesti: “Troppo tempo per abituarci al campo”
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