LECCO – Fiorenzo Roncari non conosce ancora i risultati definitivi quando sale in sala stampa. In attesa di conoscerli, gli viene chiesto se ha sofferto più per il freddo o per la partita: “Oggi non ho sofferto. E’ chiaro che c’era un po’ di tensione, ma quella giusta nell’affrontare questa partita. Avevo chiesto soprattutto una cosa, di essere “grandi” con le “piccole”, con le quali abbiamo perso qualche punto in passato. Potevamo per la prima volta raccogliere un po’ i frutti della stagione, per cui ero preoccupato solo di questo. La squadra ha dimostrato di essere molto viva. In 5 partite abbiamo raccolto 11 punti. I ragazzi sono stati bravissimi, lo sono stati altrettanto i nostri avversari, che hanno avuto la possibilità di concludere due volte e hanno fatto due eurogol”.
Ora che il Lecco è in zona play-off, come si procede? “Andiamo avanti per la nostra strada e guardiamo solo la classifica. I numeri li dà il campo”. Si passa all’analisi della prestazione dei singoli: “Chessa è un giocatore che divide, ma che fa la differenza. A lunghi tratti, soprattutto nel secondo tempo, quando ha avuto un po’ più spazio, ha fatto molto bene. Se facesse così da qui alla fine dal campionato, saremmo tutti contenti.
Sarao oggi ha fatto un eccellente prestazione, confermando che è più una prima punta che deve giocare sull’ultimo dei centrali. Ma è ovvio che a Castagna non rinuncio: messo insieme nel modo giusto, sono devastanti. Sarao oggi si è dato molto da fare, è stato davvero molto bravo, anche nello smarcare il compagno. Bene tutti, direi. Abbiamo sofferto i centimetri della loro punta centrale; è uno dei nostri difetti, ai quali sopperiamo con altri pregi. Sciannamè ha fatto bene, si è ben integrato e non ho nessun dubbio su di lui.
Devo fare i complimenti a loro per i due gol: davvero meravigliosi. Qualche volta bisogna dire bravi anche agli altri, se no cerchiamo sempre qualcosa che non va”.
Manuel Sarao, autore di una doppietta, sa di aver segnato una tappa importante della stagione: “Sono felice per la vittoria e perché siamo quinti. Era una partita molto importante per capire veramente chi siamo. Per due volte siamo andati in vantaggio e per duie volte ci siamo fatti riprendere, ma abbiamo fatto vedere la squadra che siamo. Prendere il posto del bomber, di uno che ha fatto 20 gol, non è mai facile. Volevo ringraziare i compagni e il mister, perché finora mi hanno dato fiducia. Finora non era arrivato regolarmente, oggi sì. Io mi metto a disposizione della squadra: si può vincere anche senza che Sarao segni. Dal punto di vista fisico e mentale è stata durissima giocare 5 gare in 14 giorni.
Con il bomber si è creato un rapporto che va al di là del campo, perciò sarà sicuramente contento”.
Martin Asiedu è contento di aver ritrovato il gol e la vittoria: “Meno male. Abbiamo cambiato il modo di giocare in attacco, ma cerchiamo di adattarci. E’ più gioco di squadra. All’inizio non ero ancora a posto, però adesso posso spingere senza aver paura di farmi male. Cosa manca? Continuità nelle vittorie. Oggi siamo nei play-off ed è un bel traguardo. Non siamo partiti con quell’obiettivo, ma a un certo punto del campionato abbiamo visto che si poteva puntare a quello e lo abbiamo fatto. Ora sono al 100%”.