LECCO – Negli ultimi anni, per i tifosi blucelesti le estati non sono mai state un “meriggiare pallido e assorto”, ma quella del 2016 sta decisamente superando le precedenti: il futuro della Calcio Lecco sembra sempre più incastonato nella trama di un libro giallo, con capitoli che sfiorano il genere horror. D’altronde i due arresti in poco più di un mese che hanno interessato il patron Daniele Bizzozero avevano fatto presagire che la festa per la vittoria dei playoff sarebbe durata ben poco, difatti subito dopo i brindisi per il lodevole e indiscusso risultato sportivo della squadra, il Lecco è piombato nella più profonda incertezza, appeso a un filo tra i (sempre più flebili) sogni di gloria della Legapro e lo spettro (sempre meno evanescente) del fallimento.
Subito dopo che patron Bizzozero ha manifestato la volontà di cedere interamente le quote societarie e, quindi, passare ad altri il timone di via Don Pozzi, l’imprenditore lecchese doc Luca Frigerio si è fatto avanti presentando il suo progetto per la Calcio Lecco, ovvero ripartire da zero dichiarando fallimento per riprendere la corsa dall’Eccellenza senza la zavorra degli enormi debiti a bilancio. L’imprenditore, però, ha dovuto farsi da parte dopo l’ingresso in scena del nuovo amministratore unico Sandro Meregalli, nominato da Bizzozero per condurre le trattative con uno sconosciuto filantropo dell’est Europa che avrebbe acquistato il Lecco pagandone ogni pendenza e mettendo subito sul piatto anche i 250 mila euro a fondo perso necessari per presentare la domanda di ripescaggio in Legapro.
Il 25 giugno, sulla pagina facebook ufficiale della società compare un lungo e accorato comunicato stampa in cui proprio Sandro Meregalli annuncia che finalmente è stato raggiunto un accordo con la nuova proprietà la quale è “consapevole di ereditare dal passato un grosso fardello di debiti, inciuci e mala gestione di vecchia data ai quali farà fronte con tutti i mezzi a sua disposizione economici e legali ove sarà necessario”, nulla è dato sapere di questo magnate che sarà conosciuto solo come “mister X” almeno fino al momento in cui la pazienza chiesta ai creditori (sempre tramite il comunicato stampa di cui sopra) finisce e egli si defila senza mai di fatto essersi presentato.
La gestione Meregalli, difatti, finora è caratterizzata da un susseguirsi di aspettative disattese e scadenze non rispettate che hanno profondamente minato la fiducia dei tifosi: niente presentazione della nuova proprietà, che avrebbe dovuto tenersi sabato, e, soprattutto, nessun assegno staccato a giocatori e staff tecnico per saldare i loro stipendi arretrati. Ecco quindi che dopo “mister X” nel weekend compare in scena “mister y” o meglio la “cordata y”, Meregalli resta evasivo anche sull’identità dei nuovi acquirenti, ma come nel primo caso assicura che “è tutto a posto” e che “a breve ci sarà la firma nero su bianco”.
Ai tifosi, dunque, non resta che attendere di nuovo fiduciosi, tenendo a mente però che a pesare su via Don Pozzi non sono soltanto gli innumerevoli debiti accumulati fin dall’epoca Invernizzi, ma anche un’inchiesta della Procura per falso in bilancio fresca fresca della gestione Bizzozero, il quale aveva operato un aumento di capitale mettendo a garanzia i titoli Jp Morgan, poi finiti sotto la lente delle Fiamme Gialle perché si sarebbero rivelati carta straccia.
Il termine per l’iscrizione della squadra in serie D è il 12 luglio, la speranza è quella di poter conoscere a breve chi sono gli imprenditori “y” che hanno deciso di caricarsi sulle spalle il fardello di debiti e guai legali della Calcio Lecco per riportarla, a detta loro, nell’olimpo dei professionisti.