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Aperitivo conviviale per le giocatrici lecchesi
Il capitano Zingaro “Bellissima stagione, se possibile vorrei restare qui”
LECCO – Giocatrici e staff tecnico della squadra di Serie B della Pallavolo Picco Lecco si sono ritrovate al Tennis Club Lecco per festeggiare la promozione con un aperitivo conviviale. L’evento è stato anche l’occasione per qualche chiacchiera coi giornalisti presenti.
Il capitano Serena Zingaro, arrivata quest’anno, ha espresso la propria gioia. “È stata una bellissima stagione, con un gruppo pazzesco. Il prossimo anno sentirò cosa vuole fare la società, se possibile mi piacerebbe restare in squadra”
Molto felice anche Sonia Ratti. L’opposto ventunenne, a Lecco da tre stagioni, esprime tutta la sua gioia. “Considero quest’anno come una rivincita, un’emozione indescrivibile che faccio ancora fatica a raccontare. Il mio obiettivo è dimostrare alla dirigenza che posso essere una giocatrice da A2”.
La “bandiera” della squadra è Arianna Lancini, forte di sette stagioni giocate con la maglia biancorossa, a soli 26 anni. “Questa è la seconda promozione che ottengo con la Picco, ma la soddisfazione è molto maggiore, mai avrei pensato anni fa di poter raggiungere un traguardo simile”
Il “generale” che ha guidato la truppa è stato Gianfranco Milano, al quarto anno in riva al Lario. “Negli anni l’obiettivo è sempre stato quello di costruire squadre che potessero togliersi soddisfazioni in campionato, il risultato di quest’anno è stato la conseguenza del lavoro fatto negli anni scorsi”.
Il coach racconta poi il “segreto” di questa vittoria. “In questa società si lavora sempre con il sorriso sulle labbra, senza pressioni. Il presidente è premuroso e dà fiducia al gruppo. Adesso dobbiamo capire cosa accadrà, per la A2 servirà un budget importante”
Anche la squadra dovrà subire qualche ritocco. “Fosse per me le terrei tutte, se lo sono meritato, ma ci servirà sicuramente qualche giocatrice d’esperienza da affiancare alle nostre. L’impegno sarà più gravoso, ci alleneremo mattina e sera, dieci volte a settimana, e probabilmente questi ritmi saranno troppo elevati per qualche nostra atleta”.
