Il match Vicenza-Lecco si giocherà lunedì 4 novembre, ore 20:30, allo stadio Menti
Volpe: “Questa squadra ha il margine per fare un campionato da protagonista”
LECCO – “Il calendario è impegnativo con un altro coefficiente di difficoltà, terza e seconda in classifica nel giro di pochi giorni. Il Vicenza poi è stato costruito per stravincere il campionato ma, noi dovremo affrontarle con piglio giusto e la voglia di far risultato”. Queste le prime parole di Gennaro Volpe nella conferenza stampa di presentazione di Vicenza-Lecco.
Il tecnico campano appena arrivato sulla panchina bluceleste non ha lavorato tanto dal punto punto di vista tattico e tecnico quanto: “Sull’atteggiamento che deve essere diverso da quello mostrato nelle gare precedenti. Mercoledì il merito è stato dei giocatori che hanno messo in campo orgoglio e rabbia”.
“Io ho la mia idea di calcio e naturalmente non si può trasferire in pochi giorni, ciò richiede tempo. Io sono un allenatore che deve capire dov’è e quali giocatori ha a disposizione per metterli nelle condizioni migliori per esprimersi al meglio. Questa squadra è stata costruita in un certo modo, può non rispecchiare completamente le mie idee ma non ho alcun problema. Il gruppo è valido e forte ma ha bisogno di autostima per fare un bel campionato”.
Mister Volpe torna alla partita di mercoledì: “Non era facile aspettarsi la vittoria, la prestazione con l’Alcione era quello che mi aspettavo quando ho visto i componenti della squadra. Ho sempre pensato che fosse una buona squadra, poi bisogna vivere le situazioni per poterle giudicare. Ma, i ragazzi hanno dimostrato di avere nel Dna quel tipo di partita e prestazione”.
“Questa – continua Volpe – deve essere la chiave: avere quel tipo di atteggiamento e lo sto chiedendo quotidianamente. Il campionato ha sicuramente le sue difficoltà e sarà così su tutti i campi e in tutte le gare contro ogni tipo di avversario l’atteggiamento, però, deve essere sempre lo stesso”.
A proposito del fatto che ci possono essere ancora degli strascichi dalla retrocessione spiega il tecnico: “Chiaramente qualcosa lascia nei giocatori che hanno affrontato quel campionato. Dobbiamo essere però bravi e veloci a spazzare via per incidere nel modo giusto in questo campionato e decidere noi del nostro futuro”.
“Questa squadra ha il margine per fare un campionato da protagonista ma, bisogna entrare nell’ottica di essere feroci e arrabbiati, con la voglia di migliorarsi avendo quel tipo di atteggiamento visto nella partita con l’Alcione. Ai ragazzi ho detto che questa fame l’avete già dimostrata ed ora io lo pretendo in ogni partita”.
Riguardo l’evoluzione tattica del suo Lecco, Volpe dice che: “La squadra è stata costruita per giocare a 4 per via dei pochi difensori in rosa. È un sistema di gioco che a me piace ma, devo far fronte a quello che ho a disposizione al fine di mettere i giocatori nelle migliori condizioni in base alle loro caratteristiche. Non va inventato nulla, se la certezza è giocare a 4 dietro, si gioca a 4, anche perché gli allenamenti sono pochi e si gioca ogni tre giorni.”
“Dal punto di vista fisico la squadra mi sta dando delle buone risposte. Certo ogni staff tecnico ha la sua metodologia di lavoro, io mi baso su quello che vedo e i ragazzi in questo momento si stanno allenando nella maniera giusta e mi aspetto che la squadra sia in buona condizione”.
Invece sull’avversaria che il Lecco affronterà lunedì: “Il Vicenza è una squadra fortissima sia negli undici che nei cambi. Troveremo una formazione arrabbiata perché il margine sul Padova si è allungato a sette punti. Ci aspettiamo quindi una partita difficile, inoltre giocano in casa e lì non hanno mai perso. Sarà difficile ma se mettiamo in campo l’atteggiamento di mercoledì sarà difficile anche per loro”.
Riguardo la condotta di gioco che la squadra bluceleste deve avere nel corso della partita, Volpe è chiaro: “Certo non si può avere la stessa strategia per ogni partita. Tendenzialmente preferisco aggredire che aspettare andando a recuperare il pallone nella metà campo avversaria. Nel calcio moderno bisogna essere bravi a fare tutte e due le fasi e con il lavoro si può sempre migliorare”.
Secondo il mister ogni giocatore deve dare il massimo sia se parte dall’inizio o no: “Tutti devono avere lo stesso atteggiamento. I cinque cambi devono incidere, oggi si possono cambiare le partite con i cambi. Batto molto su questa cosa, chi entra deve dimostrare che l’allenatore ha fatto la scelta sbagliata, altrimenti non entra più e farmi cambiare opinione. Quando si mette piede in campo, bisogna sempre farlo nella maniere giusta e con la voglia del noi più che dell’io”.
Mentre nello specifico su alcuni singoli: “Kritta non lo conoscevo molto ma mi ha molto impressionato. Tordini è un giocatore forte e deve esserne convinto pure lui. Può incidere parecchio in questa categoria, se ha giocato poco la colpa sarà stata anche sua perché l’allenatore fa la migliore formazione possibile. Tatticamente ha qualità e può giocare in tutti i ruoli dal centrocampo in su ed li incidere”.
Infine il mister delinea la sua personalità sia quando faceva il calciatore che ora allenatore: “Mi chiamavano il “Gattuso della Serie C”, ho fatto della tenacia la mia forza. Non avevo né fisicità né tecnica, ma la fame mi ha portato ad ottenere risultati oltre le mie possibilità. Vorrei che la mia squadra rispecchiasse queste mie caratteristiche”.