(S)punti di Vista. Imparare ad andar per erbe: bontà naturali

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fioritura erba cipollina
Fioritura di erba cipollina

RUBRICA – Carissimi lettori, bentrovati! Oggi vi propongo un viaggio attraverso le erbe e le piante spontanee del nostro territorio. Intorno a noi ci sono piante aromatiche e medicamentose ma pochi sanno ormai riconoscerle a ancor meno utilizzarle.

Stiamo perdendo la capacità di nutrirci e curaci attraverso il creato e questo è un vero peccato perchè in Natura c’è praticamente tutto ciò che ci occorre ed è tutto a nostra disposizione.

Sarebbe bello riscoprire l’uso delle piante ma è chiaro che bisogna conoscerle per non correre il rischio di intossicazioni o, peggio ancora, avvelenamenti.

trifoglio
Trifoglio

Lungo i cigli delle strade cittadine e in numerose aiuole ho visto spesso il trifoglio, ricco di calcio, cromo, magnesio, potassio e altri minerali necessari per il corretto funzionamento delle ghiandole del nostro corpo, ecco perchè è indicato per mantenere l’equilibrio ormonale e viene utilizzato per contenere i disturbi dovuti alla menopausa o alla sindrome premestruale; i fiori e le foglie si consumano sia crudi (in insalata) che cotti (per frittate e risotti), dalle foglie si ottiene un ottimo pesto la cui preparazione prevede l’uso dei pistacchi al posto di quello dei pinoli.

Acetosa chiamata Erba Cucca
Acetosa chiamata anche nelle nostre zone Erba Cucca

Nei nostri prati e lungo il fiume si trova l’ “erba cucca” (più nota come acetosa) e l’equiseto, la prima ha, fra le altre, capacità cicatrizzanti, il secondo è un potente remineralizzante.

Aglio Orsino aglio sevaltico
Aglio Orsino, aglio sevaltico

I boschi profumano in questa stagione di erba cipollina (dalle spiccate proprietà depurative, diuretiche, cardiotoniche) e di aglio orsino (antisettico, antiasmatico, ipotensivo e febbrifugo) usati anche dai caseifici locali per aromatizzare ed impreziosire I formaggi.

fiore sambuco
Fiore di Sambuco

In città e lungo il fiume si vedono spesso piante di sambuco, adesso in piena fioritura: con le infiorescenze si prepara un succo eccezionale che si può bere o usare per confezionare caramelle deliziose, mentre con le bacche si prepara una marmellata strepitosa.

alloro
Alloro

Frequenti anche cespugli di alloro; tutti sappiamo che una foglia di alloro nell’acqua di cottura dei legumi ne ammorbidisce la consistenza e ne aumenta la digeribilità ma pochi sanno che vanta caratteristiche salutari: questa pianta, considerata sacra ad Apollo, è un potente antisettico, antiossidante e digestivo; usato in caso di tosse favorisce l’espulsione del catarro.

Rosa Canina Bacche
Rosa Canina bacche

Ai Resinelli, ma non solo, si trova la rosa canina le cui bacche ricchissime di vitamina c possono essere usate per tisane e marmellate. E che dire dell’ortica che cresce un pò dappertutto? Con le foglie si preparano squisite frittate e risotti, bisogna però fare attenzione a raccoglierle perchè i lembi sono, per l’appunto, orticanti.

tarassaco
Tarassaco

In questo momento I prati e le aiuole sono ricchi di tarassaco, una pianta erbacea perenne sulla quale vorrei soffermarmi un pochino.
Tutti abbiamo visto il tarassaco più volte nella vita: è un fiore giallo chiamato anche “soffione” (perchè ad un certo punto si presenta come una sfera fatta di soffici piumini) o “dente di leone”.
Il tarassaco, i cui fiori si chiudono al tramonto e si riaprono all’alba, ha proprietà digestive e diuretiche; insieme alle foglie, dal sapore amarognolo, i fiori si consumano in insalata e possono essere usati per realizzare frittate, risotti e persino il ripieno di torte salate e di ravioli.
Del tarassaco si usano anche le radici che, tostate, costituiscono un’ottima alternativa al caffè.
Dai fiori di tarassaco si ottine un miele dal sapore, dal colore e dalla consistenza unici e dalle propietà depurative e drenanti; non tutti sanno che il miele di tarassaco ha anche un uso cosmentico in quanto molto idratante.

tarassaco
Soffione del Tarassaco

Il soffione ha, nel linguaggio dei fiori, un significato particolare: simboleggia la forza, la speranza e la fiducia. Si racconta che Teseo mangiò per 30 giorni di fila solo denti di leone allo scopo di accumulare abbastanza forza e fiducia per affrontare e sconfiggere il Minotauro.
Il fiore del tarassaco è sempre stato collegato alla prosperità e alla fortuna per questo in passato se ne aggiungeva uno al bouquet della sposa. Secondo gli antichi esso aiutava ad essere accettati perciò le persone prima di uscire se lo strofinavano sul corpo pratica utilizzata, si dice, persino dalle streghe per farsi benvolere.

Giovanna Samà


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