Casargo. Al secondo tentativo Antonio Pasquini ha giurato, minoranza ancora assente

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Nominati in giunta il vicesindaco Giovanni Medini e l’assessore Marta Bellati

A dare il via libera per l’insediamento di Pasquini, nonostante il disertamento della minoranza, la Prefettura

CASARGO – Al secondo tentativo il sindaco Antonio Pasquini ha potuto giurare e dare il via al suo secondo  mandato. Il primo consiglio comunale, del 24 luglio, è saltato a causa dell’assenza della minoranza guidata da Giovanni Pasquini. Quest’ultimo era candidato sindaco con la lista “Per Casargo” che sì è aggiudicata il 9,2% dei voti.

Sabato scorso, in seconda seduta, la minoranza ha disertato nuovamente l’aula ma questa volta la Prefettura ha dato indicazioni per poter procedere. Antonio Pasquini ha così potuto giurare e insediarsi ufficialmente.

“Non ho intenzione di fare polemiche sulla minoranza – ha esordito il primo cittadino – La risposta l’hanno già data gli abitanti alle ultime amministrative”.

Nominati in giunta come vicesindaco Giovanni Medini con delega a port e personale e l’assessore Marta Bellati delegata alle associazioni, cultura, politiche giovanili e tributi.

Il primo ringraziamento Antonio Pasquini lo ha rivolto alla madre e ai fratelli. Un pensiero particolare anche al consigliere Monica Adamoli, da poco diventata mamma e all’ex parroco don Antonio Brunello ricoverato in ospedale a causa di un incidente.

Ringraziamenti rivolti anche alle associazioni  del paese che  come ha specificato il sindaco “impreziosiscono il mosaico di Casargo come le sue attività”.

“Al centro abbiamo sempre la persona, singola o associata, come abbiamo fatto nel mandato precedente con la riduzione dell’Imu – spiega il primo cittadino di Casargo – L’addizionale Irpef a zero e il cercare di garantire il maggior numero di servizi agli abitanti. Continueremo con le opere post alluvione del 2019. Nei nostri intenti c’é il recupero del vecchio municipio, dello Sporting e del Pensionato. Inviterò anche la minoranza a portare le loro proposte. Abbiamo molti stabili abbandonati, vorremo creare le condizioni affinché i privati li possano recuperare e tornare così ad abitare i borghi ed evitare lo spopolamento. Sono anni di cambiamenti importanti con il turismo di prossimità e lo smartworking. Tante persone stanno scegliendo il nostro territorio. Ad esempio a Indovero sono arrivate coppie di stranieri per viverci. Non abbiamo la bacchetta magica ma ci dedichiamo al paese con passione e competenza”.