Parco del Curone, ecco il calendario 2026: “Uno scrigno di biodiversità”

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Ogni mese  è dedicato a uno dei Comuni facenti parte del Parco del Curone

Zardoni: “La chiave della fruizione consapevole passa soprattutto dalla conoscenza e questo calendario vuole essere un contributo in questo senso”

MONTEVECCHIA – Dodici mesi, uno per ogni Comune del Parco del Curone. E’ stato presentato ieri, giovedì 4 dicembre, il calendario 2026 del parco regionale di Montevecchia e della Valle del Curone: un almanacco che va a mettere in mostra i tesori di biodiversità custoditi nell’oasi verde della Brianza, dando risalto anche alle attività svolte dalla Gev, le guardie ecologiche volontarie, nonché informazioni pratiche e concrete sull’accessibilità al parco.

“Nelle precedenti edizioni il calendario si è distinto per approfondire un settore specifico, approfondendo determinati contenuti – ha spiegato il presidente Giovanni Zardoni -. Questa volta abbiamo deciso di dare spazio proprio al Parco, illustrando, fotografie dopo fotografie, le ricchezze presenti. Per ogni Comune aderente abbiamo scelto un’immagine simbolo che testimoniasse il valore e la ricchezza di quest’area protetta”.

Ecco così scorrere, una dietro l’altra, le immagini dei vigneti delle Galbusere Nere innevate, la collina di Montevecchia immersa nella nebbia vista dal Monte di Brianza, il suggestivo borgo di Biglio sopra Valgreghentino, il fontanile del Mirasole a Missaglia, il pianalto delle Orane a Osnago, il filare di salici lungo il ruscello della Squallera a Maresso di Missaglia, il lago di Sartirana a Merate, il torrente Curone al Molinazzo, il masso a forma di teschio alla Madonnina a Sirtori nella Valle Santa Croce, le vecchie cave di molera a Viganò, il bosco in località Ca’ Bianca a Olgiate e le cascate ghiacciate del torrente Camoggia ad Airuno. Un viaggio nella Brianza più bella che accompagnerà il 2026 ricordando il valore di un’area rimasta verde e sopravvissuta all’urbanizzazione selvaggia. Una zona che attira, soprattutto nel fine settimana, molti visitatori, portando sempre a interrogarsi sull’equilibrio tra fruizione e tutela.

“La chiave della fruizione consapevole passa soprattutto dalla conoscenza e questo calendario vuole essere un contributo in questo senso. Proprio per questo abbiamo inserito anche ogni mese l’indicazione di una attività, di una iniziativa o di una normativa come memorandum di accesso al Parco” ha rimarcato Zardoni, ringraziando gli ex consiglieri del Consiglio di gestione Cesare Della Pietà e Giuseppe Sardi per il prezioso contributo alla realizzazione dell’almanacco, alla cui stesura ha contribuito anche Barbara Cavanna.

Le fotografie sono state realizzate da Luca Ghezzi, Cesare Dalla Pietà, Valentino Grigi Fumagalli e Giuseppe Sardi.
Il calendario è in vendita a Cascina Butto, sede del Parco e in diverse edicole del territorio al costo di 5 euro.