“La luce che r-esiste”: il 16 a Merate il percorso simbolico per accendere la speranza

Tempo di lettura: 2 minuti

L’iniziativa porta la firma delle parrocchie di Merate, Novate, Pagnano e Sartirana, insieme ai frati di Sabbioncello e all’ospedale Mandic

Appuntamento martedì 16 dicembre con due partenze (piazzale della chiesa e Villoresi) e arrivo davanti al Municipio

MERATE – Due cortei, uno con partenza dal Villoresi e l’altro dal piazzale della parrocchiale di Sant’Ambrogio, che si uniranno davanti al Municipio, in piazza degli Eroi, per illuminare la speranza. E’ in programma martedì 16 dicembre con inizio alle 20.30 “La luce che r-esiste”, iniziativa che accompagnerà l’intera comunità meratese in un percorso dal buio ad un’unica luce accesa da tutti.

“Il filo conduttore dell’iniziativa è l’affermazione che la luce non deriva da un fenomeno straordinario, ma nasce dalla responsabilità personale e dal contributo di ciascuno e questo vuole essere anche il senso dell’invito conclusivo: “Accendiamo noi, perché la luce comincia da dentro”. La luce quindi non come miracolo, ma come scelta: una mano che si tende, una finestra che si illumina, una fiamma che resiste al vento, un gesto che rischiara” spiegano gli organizzatori.

L’iniziativa porta la firma delle comunità parrocchiali di Merate, Novate, Pagnano e Sartirana, insieme alla comunità francescana di Sabbioncello e alla realtà ospedaliera del San Leopoldo Mandic. 

Al termine dell’evento, si fonderà in un’unica fiamma anche la “luce della Pace” prelevata da una lampada perenne nella Basilica della Natività a Betlemme e portata in tutta Europa dagli Scout come simbolo di pace, fratellanza e speranza, che sarà poi consegnata al sindaco della città di Merate Mattia Salvioni.