In una economia che tiepidamente cerca di risalire la china, la cassa integrazione guadagni straordinaria tocca, per numero di ore autorizzate, il livello record degli ultimi tre anni di oltre 2 milioni e 400mila ore; questo ampio ricorso evidenzia una situazione di particolare gravità che sta investendo alcune imprese del territorio più negli aspetti strutturali che congiunturali.
Il dato è emerso stamane nella divulgazione dei dati dell’Osservatorio provinciale del mercato del lavoro per il primo trimestre di quest’anno. (Vedi qui i dati raccolti)
Ci sono comunque timidi segnali di ripresa per il sistema occupazionale lecchese, 900o sono stati gli avviamenti nel trimestre, mille in più di quello precedente; in ripresa anche la quota di assunzioni a tempo indeterminato (circa 300 unità in più rispetto alla rilevazione precedente). Ad avere il passo più lesto sono il settore industriale e dell’edilizia che hanno generato 4.000 avviamenti, il dato del 2011 è il più alto a partire dall’inizio 2009.
“Questi segnali positivi – sottolinea l’assessore al Lavoro Fabio Dadati – sono il frutto dell’impegno della Provincia nel fare rete insieme agli altri attori del territorio. Va in questa direzione anche la recente costituzione dei tavoli di sviluppo delle imprese nel territorio lecchese”.
In flessione rispetto al 1° trimestre del 2010 l’utilizzo della cassa integrazione guadagni in deroga e delle ore autorizzate della cassa integrazione guadagni ordinaria (pari nei primi tre mesi del 2011 a circa 600.000 ore), che torna ai valori poco al di sopra dell’inizio della crisi.
La natalità imprenditoriale è cresciuta di 570 nuove aziende soprattutto nel settore dei servizi, ma che investe numerosi comparti anche del manifatturiero.
Con riferimento ai principali tassi relativi all’occupazione (compresa quella femminile e giovanile) la provincia di Lecco si inserisce in regione al 3° posto per tasso di attività e anche quello di disoccupazione con il 5,3% (media lombarda 5,6%); 2° posto per tasso di occupazione (il dato delle donne vede la nostra provincia al 4° posto per tasso di occupazione e disoccupazione e al 5° per quello di attività).
Il dato sul tasso di occupazione che vede Lecco al secondo posto in Lombardia superata solo da Milano. Altri dati confortanti vengono dall’occupazione femminile e dalla riduzione del ricorso agli ammortizzatori sociali, mentre rimangono delle criticità nell’inserimento del lavoro dei giovani.
“Di particolare rilievo – ha osservato il presidente di Network Occupazione Paolo Galbiati – i due focus che l’Osservatorio ha sviluppato in questo numero. L’andamento dell’occupazione femminile manifesta infatti un grado di positività che lascia ben sperare sulle aperture che il settore manifatturiero e dei servizi possono offrire in un momento congiunturale che sembra ormai definitivamente aver superato le recenti criticità; d’altro canto l’analisi sugli esiti scolastici e sul livello di apprendimento negli istituti lecchesi invita a considerare l’importanza di un sempre più stretto rapporto fra mondo della scuola e mondo del lavoro”.