Diplomati cercasi, possibilmente tecnici e professionali. Lo sbocco nel mondo del lavoro localmente apre le porte soprattutto a studenti che abbiano completato il loro percorso in scuole come il Fiocchi o il Badoni. Se ne ricercano ma non sempre se ne trovano, anche perché i ragazzi puntano generalmente all’università che invece offre titoli poco spendibili nella nostra zona.
E così in una falla di difficile incontro tra domanda e offerta stagnano moltissimi ragazzi nella fascia tra i 15 e i 24 anni che hanno lasciato gli studi e stanno a casa rinunciando pure a cercare l’impiego; rappresentano il 20,8% della popolazione giovanile lecchese, una dato superiore a quello regionale (19.8%) e inferiore a quello nazionale che punta al 22%. (Leggi qui
E’ emerso dal focus scuola dell’Osservatorio provinciale del mercato del lavoro. “Questa è un territorio in cui va forte la progettazione di precisione, non si tratta più di andare in fabbrica, ma di saper ben usare il computer e le conoscenze tecniche“. Ha commentato l’assessore alla Formazione e istruzione Luca Teti – “E’ necessario mettere in contatto le nostre aziende con i giovani. L’anno prossimo attraverso l’associazione Lecco 100 offriremo a dieci ragazzi delle secondarie l’accesso a stage aziendali“.
Sulla qualità dell’offerta formativa la scuola lecchese è risalita il ranking regionale dal 20° posto dell’indagine 2007 al 9° posto assoluto. “Un miglioramento – commenta ancora l’assessore – che ci deve impegnare a fare sempre di più in modo particolare per quanto attiene all’insuccesso scolastico che, soprattutto nel primo biennio delle nostre scuole superiori, registra valori abbastanza elevati”.
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Sotto l’intervista all’assessore Luca Teti