LECCO – Riceviamo e pubblichiamo la lettera inviata dai genitori dell’Assemblea Mensa della scuola primaria di Acquate e diretta al Comune di Lecco in merito al servizio mensa dell’istituto. I genitori lamentano cibo scadente e prezzi “fuori mercato”, auspicando risposte concrete dall’Amministrazione Comunale. Gli stessi genitori, il mese scorso, si erano resi protagonisti con uno sciopero dei ticket, consegnando ai propri figli il pranzo al sacco e astenendosi dal consumo del buono mensa.
“Buongiorno, cari cittadini e famiglie lecchesi, non ci siamo montati la testa ma abbiamo deciso che fosse utile scrivervi questa lettera aperta per informarvi, seppur schematicamente, di quanto stiamo facendo, come genitori, in merito al tema del Servizio Mensa, dentro e fuori la nostra e vostra Scuola primaria di Acquate.
Ci è sembrato doveroso farlo perché si sta parlando di qualità del cibo dei bimbi che frequentano e frequenteranno le nostre scuole e un sacco, decisamente un sacco, di soldi pubblici, cioè nostri e vostri, che si possono risparmiare.
Da mesi abbiamo evidenziato, con educazione e costanza, a Dirigente scolastico e Sindaco la non adeguata qualità del cibo proposto ai nostri figli. A fronte, per giunta, di un prezzo decisamente inaccettabile. Esosamente fuori mercato. Costo sostenuto sia dai genitori che dal Comune, cioè noi e tutti voi.
Grazie all’iniziativa di unirci tra genitori e portare avanti così un impegno condiviso, il Comune è stato costretto ad incontraci.
Fin quasi da subito è stato evidente che l’incontro aveva per noi genitori un senso ed uno scopo ben differente rispetto a quello attribuitogli dal Comune. Per loro rappresentava semplicemente la modalità scelta per ascoltarci senza darci però supporti reali. Per noi era l’occasione per poterci confrontare con l’Amministrazione ed avere risposte concrete a poche e precise domande:
• Perché il Comune non vuole nemmeno verificare qual è la strada da seguire per rendere concretizzabile la possibilità di cambiare fornitore?
• Perché il Comune piange sempre miseria ma, contemporaneamente, non mostra nessun interesse, concreto e reale, per risparmiare decine (centinaia) di migliaia di euro, l’anno?
• Perché il Comune in questi mesi, anni, non si è impegnato, malgrado i ripetuti solleciti di noi genitori, a far migliorare, alla ditta Fornitrice, la qualità per nulla adeguata dei pasti serviti ai nostri bimbi?
• Perché il Comune, al posto di essere passivo o financo ostacolare un cambio fornitore, previsto peraltro dall’Appalto, non mette a disposizione tutti gli strumenti a sua disposizione per estende questa possibilità anche alle altre scuole?
• Perché il Comune non capisce che risparmiando fino a 200.000 di contributi all’impresa di Ristorazione può metterne un poco nel miglioramento di servizi e struttura delle sue Scuole o abbattere a tutte le famiglie di tutte le scuole il costo della mensa?
A queste domande il Comune ha tergiversto. Panico. Silenzio. Diniego.
E’ per questo che vi scriviamo questa lettera aperta.
Noi genitori stiamo cercando una soluzione condivisa e trasparente per l’evidente problema qualitativo ed economico dell’attuale mensa. Un problema che hanno molte e forse tutte le scuole della città.
Non vogliamo, come millantano, far mangiar panini ai nostri bimbi. Non è vero.
E non vogliamo nemmeno una mensa autogestita – come allegramente – ci vogliono attribuire.
Noi vogliamo un servizio mensa diverso.
Di maggior qualità e più equo nei costi. Perché si può.
Per questo, come genitori, non abbiamo girato e non gireremo la testa dall’altra parte.
Vi ringraziamo dell’attenzione“.
I Genitori dell’Assemblea Mensa Scuola primaria di Acquate