C’è un po’ di Lecco nella “talpa” che scaverà Copenhagen

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OGGIONO – C’è un po’ di Lecco nelle quattro gigantesche “talpe meccaniche” (TBM) che andranno ad effettuare degli scavi per un progetto riguardante la metropolitana di Copenhagen: la Galbiati Group di Oggiono è stata infatti commissionata dall’azienda romana Seli, costruttrice delle enormi macchine, per la progettazione e realizzazione di un gruppo di 4 erettori per posizionamento dei conci, ciascuno per ogni testa rotante di perforazione delle TBM.

I rappresentanti dell’azienda lecchese hanno presenziato al collaudo della seconda di queste “talpe” avvenuta il 10 maggio scorso ad Aprilia: si tratta di un’escavatrice in grado di forare un tunnel del diametro di 5,78 metri ed insieme alle altre tre “sorelle” dovrà realizzare due tunnel per complessivi 32 km di scavi sotterranei della linea completamente automatizzata della metropolitana di Copenhagen che toccherà il centro cittadino e 17 stazioni, entrando in funzione entro il 2018.

L’erettore costruito dalla Galbiati per la seconda TBM ha un diametro di 4100mm, una portata conci massima di circa quattro tonnellate e un peso totale di circa 25 tonnellate e una velocità di rotazione massima pari a 2 rotazioni per minuto.

Posizionato sulla coda dell’escavatrice, l’erettore è dotato di un braccio meccanico per permette il sollevamento ed il posizionamento dei conci, ponendoli in opera quelli di rivestimento definitivo della galleria, con un sistema di aggancio tramite una serie di ventose mediante l’aspirazione dell’aria, il cosiddetto sistema vacuum.

L’erettore è composto da una struttura fissa e una mobile, realizzate entrambe in carpenteria elettrosaldata e lavorate su macchine utensili. La parte fissa è costituita da due travi longitudinali sulle quali sono montate le guide di scorrimento, realizzate in materiale antiusura. La parte mobile invece è costituita dall’anello traslante, rotante e dal gruppo pinza.

Oltre alla realizzazione queste apparecchiature, il gruppo Galbiati collabora da anni con le principali aziende costruttrici di frese escavatrici per la realizzazione anche di altri componenti per teste di escavazione, che hanno fatto della società lecchese un punto di riferimento per il mercato europeo e mondiale, nella progettazione e costruzione di manufatti innovativi e all’avanguardia:

“Dopo un momento di brusca frenata degli investimenti nel settore industriale e di lenta ripresa come quello che stiamo attraversando – fanno sapere dall’azienda – l’attenzione all’innovazione e alle produzioni high-tech risulta infatti essere l’unica soluzione alla competizione globale”.