Pescarenico: il nuovo questore incontra il gioielliere rapinato

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LECCO – Una visita che senz’altro non si aspettava Mauro Pozzoni, titolare dell’omonima gioielleria di corso Martiri e vittima sabato della seconda rapina in soli cinque mesi: il nuovo questore di Lecco, Alberto Francini, martedì ha infatti deciso di conoscere il quartiere di Pescarenico, uno dei rioni più sensibili agli episodi di criminosi, ed è passato a trovare anche lo sfortunato esercente.

Una stretta di mano e un breve scambio di battute tra i due, con la rassicurazione del questore che con la sua presenza ha voluto sottolineare l’attenzione a questo quartiere che porrà nel suo mandato a Lecco.

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“LA SICUREZZA PARTE DALLA COLLABORAZIONE DEI CITTADINI”

Collaborare, denunciare e informare, anche solo con una chiamata anonima: “Perché la sicurezza non è più un fatto che riguarda esclusivamente le istituzioni, ma passa per ogni cittadino che deve garantire per la propria sicurezza e per quella altrui”.

Ne è convinto il nuovo questore di Lecco, Alberto Francini, che si è insediato domenica nell’ufficio di corso Promessi Sposi, sostituendo il questore uscente Fabrizio Bocci. Giunto da un contesto complesso come quello della città di Napoli, Francini è ben intenzionato a conoscere il territorio lecchese, tanto che nelle prossime settimane si muoverà nei comuni della provincia per incontrare amministratori e operatori di polizia.

“Questa è una realtà tranquilla, apparentemente pulita, ma ci sono dei problemi che pesano sui cittadini” ha dichiarato annunciando di voler stringere una forte collaborazione con Carabinieri, Guardia di finanza, Polizia Locale e gli altri corpi dello Stato. Una collaborazione anche nell’ottica della scarsità di risorse a disposizione delle forze dell’ordine, in modo da evitare sprechi e sovrapposizioni e garantire comunque un forte presidio del territorio.

Su questo, il nuovo questore conta anche sull’appoggio della polizia privata, “che indirettamente può offrire il proprio contributo all’osservazione del territorio e alla sua sicurezza”. Un aiuto fondamentale sarà quello dell’occhio elettronico, quindi con il rafforzamento del monitoraggio delle telecamere attraverso la sala operativa della Questura, ma l’attenzione di Francini è tutta sulla cittadinanza:

“Ognuno deve fare la propria parte e informare le forze dell’ordine di fatti e sospetti – spiega – basta una semplice chiamata per aiutare il lavoro della polizia”.

Per rafforzare questo legame con il cittadino, il nuovo questore pensa anche a rafforzare la presenza del poliziotto di quartiere, una figura che può radicarsi meglio nel tessuto sociale.