LECCO – Impossibile attraversare la zona del Bione senza accorgersene: l’odoraccio che sale dal depuratore di via Buozzi invade ogni giorno l’area circostante ed ora i residenti sono esausti, tanto che hanno deciso di raccogliere firme e chiedere agli enti preposti degli interventi concreti.
“Un problema annoso e dolente – spiegano – cerchiamo di ‘convivere’ da anni con gli odori e i miasmi che provengono dal depuratore. Tutto questo creando un forte disagio olfattivo, senza parlare dell’impatto ambientale che questo comporta. Negli anni passati e anche recentemente sono state descritte ed elencate le problematiche relative alla struttura del depuratore senza però arrivare ad un reale cambiamento, anzi, i limiti di tolleranza degli odori sono veramente insostenibili”.
La situazione, denunciano gli abitanti, peggiora quando i venti soffiano da sud-sud ovest e investono il quartiere di Pescarenico da quella direzione. “Probabilmente il disagio olfattivo è dato dalla lunga ferma dei liquami nelle vasche – spiegano – dato che l’impianto a tutt’oggi e ormai da tempo lavora in sovraccarico”.
E’ quindi iniziata una raccolta firme affinché venga realizzata una valutazione urgente della qualità dell’aria da parte dell’Arpa. I cittadini chiedono però che i risultati di questo studio vengano resi noti in una conferenza pubblica e discussi insieme ai residenti.
Del “caso” depuratore ce n’eravamo già occupati lo scorso aprile (vedi articolo) e in quell’occasione il vicesindaco Campione aveva svelato l’intenzione del Comune di trovare una nuova collocazione per un realizzare un nuovo impianto di depurazione. Come riferito dal vicesindaco, l’area dovrà essere trovata ed inserita nel PGT che ad oggi deve essere ancora discusso. In ogni caso i tempi non saranno brevi.