Moschea, il Comune frena: “Nessuna autorizzazione”

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    Centro Assalam

    LECCO –  Apriti cielo. Le dichiarazioni del coordinatore del Centro Culturale Assalam, Moez Samti, che ha presentato nel dettaglio il progetto della nuova moschea di Chiuso (vedi articolo) hanno mosso l’amministrazione comunale ad un’immediata replica giunta per voce dell’assessore Martino Mazzoleni:

    “Smentisco categoricamente – ha fatto sapere – nessun progetto e richiesta di autorizzazione ci è stata presentata in merito alla realizzazione di una moschea. Inoltre, attualmente gli strumenti urbanistici in vigore non prevedono l’installazione di nuovi luoghi di culto”.

    Dal canto suo  il coordinatore del  Centro Culturale Assalam, che aveva riferito della presenza delle autorizzazioni da parte dell’amministrazione comunale, spiega: “I progetti li abbiamo presentati, non abbiamo ricevuto risposte ufficiali ma c’era stato fatto capire che non ci sarebbero stati problemi”.

    Il progetto della moschea, da realizzarsi  nel capannone di corso Bergamo che già da qualche anno è sede delle attività del centro islamico, è noto almeno dal mese di agosto e presentato alla chiusura del Ramadan (vedi articolo).

    Martino Mazzoleni “Quell’area risulta essere sede di un’associazione culturale e su questo non ci sono particolari vincoli – sottolinea Mazzoleni –  I luoghi di culto sono un’altra cosa ed è necessaria un’identificazione specifica sul piano di governo del territorio oltre che una convenzione con il Comune”.

    Il discorso si sposterebbe quindi sul PGT che presto dovrà essere varato dall’amministrazione comunale. La questione ora è capire se il Comune vorrà la realizzazione di una moschea a Lecco, vista la presenza in città di una corposa comunità musulmana in cerca di una luogo di culto e di un progetto proposto dagli stessi fedeli islamici.

    “Se c’è un’esigenza locale chiara è necessaria una risposta – assicura l’assessore – se poi c’è un’offerta che non sia un progetto di massima e su di un’area che sia adatta, allora si  valuterà nel piano dei servizi. Ma ci sono regole e leggi da rispettare”.

    Di contro, Moez Samti  ha tenuto a rimarcare l’importanza di avere un unico luogo di ritrovo per i fedeli islamici della città e non tre come è già attualmente: “Facciamo un’opera come si deve e che sia degna per la città di Lecco. Vorrei anche ricordare che si tratta anche di un investimento sul territorio che porterà lavoro alle aziende e soldi alle casse pubbliche. Visto il periodo sarebbe anche un peccato dire di no”.