LECCO – “Si può dissentire nei confronti di una politica sui temi dell’immigrazione che non si condivide, ma arrivare a fare un comitato di accoglienza e di protesta nei confronti del Ministro Kyenge fa ripiombare Lecco nel medioevo “.
E’ il fondatore di Les Cultures, nonché portavoce di Appello per Lecco, Corrado Valsecchi, a commentare così l’annuncio di manifestazioni di dissenso contro la visita della titolare del dicastero dell’Integrazione a Lecco. Alla notizia dell’arrivo della Kyenge, infatti, Lega Nord e Fratelli d’Italia hanno fatto sapere di voler organizzare un presidio di fronte alla Casa Don Guanella, dove il ministro è atteso per conoscere la comunità di accoglienza dei giovani in difficoltà e i suoi progetti.
“La società interculturale è una realtà che va governata, non saranno certo le urla a far camminare nel modo giusto la Storia – prosegue Valsecchi – E la Storia ci dice che chi in questi 20 anni ha governato urlando non ha prodotto nessun risultato. Nel 1993 gli immigrati in Italia erano 400000, ora sono superano abbondantemente i 3 milioni. Quindi benvenuta Ministro Kyenge , Lecco è una città accogliente e matura, non si lasci intimorire dalle urla di qualcuno è solo fiato che stanno sprecando”.
Ad intervenire sulla questione è anche l’onorevole del PD, Veronica Tentori, che ha promosso l’appuntamento di sabato: “Il ministro viene a Lecco per conoscere il progetto di agricoltura sociale della Casa Don Guanella, un piano educativo che unisce temi diversi e importanti a partire dall’integrazione ma anche delle politiche giovanili. Un progetto virtuoso che è da valorizzare. Per questo trovo fuori luogo le dichiarazioni di chi ci chiama ad occuparci di lavoro e di diritti quando ci proponiamo di fare entrambe le cose con sinergia e impegno. Desolante è la contestazione ad un ministro per il colore della sua pelle”.
L’onorevole aveva esteso l’invito a partecipare all’incontro con il ministro anche al senatore leghista Paolo Arrigoni, che però lo ha declinato: “E’ con il confronto e con il dialogo che si devono trovare risposte efficaci. Noi vogliamo di creare un sistema di accoglienza che vada effettivamente a tutelare diritti umani. Oggi è evidente che non è così e tutto questo frutto di politiche del centro destra e della Lega, perché la Bossi-Fini non l’ha certo fatta il ministro Kyenge e abbiamo visto a cosa ci ha portato”.
Nel frattempo, però, anche i giovani del Nuovo Centro Destra si preparano ad annunciare il loro presidio di protesta.

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