PONTE CHIASSO – I militari del Gruppo della Guardia di Finanza di Ponte Chiasso, in collaborazione con i funzionari doganali della Sezione Operativa Territoriale (S.O.T.) di Ponte Chiasso, giovedì scorso presso il locale valico commerciale, hanno scoperto un altro consistente carico di capi di abbigliamento per uomo/donna con etichetta riportante la fallace indicazione della “bandiera italiana” o dell’“italian design”, in modo tale da indurre il consumatore a ritenere che fossero prodotti di origine italiana, in violazione alla normativa sul made in italy.
Il carico, prodotto in Cina e messo in libera pratica nella Repubblica Ceca, stava per essere immesso sul mercato italiano da una ditta individuale romana di un quarantenne cinese.
Durante l’ispezione, tra le diverse tipologie di prodotti rinvenuti all’interno dell’autoarticolato, l’attenzione si è concentrata su 27 cartoni contenenti “1526 giubbini da donna” e su 30 cartoni contenenti “3600 giubbini da uomo” che riportavano la raffigurazione della “bandiera italiana” o “italian design”.
L’intero carico è stato così sottoposto a sequestro ed il titolare dell’azienda romana, che li stava immettendo sul mercato, denunciato all’Autorità Giudiziaria per violazione all’art. 4 comma 49 Legge 350 del 24/12/2003 per “importazione a fini di commercializzazione di prodotti recanti fallaci indicazioni di provenienza”.
L’attività di servizio rientra nelle quotidiane operazioni di contrasto alla contraffazione dei marchi e alla tutela del “made in italy”, che i finanzieri in collaborazione con i funzionari doganali svolgono presso il valico commerciale di Ponte Chiasso. Intanto proseguono gli accertamenti per verificare se la composizione dei capi sequestrati non fosse anche pericolosa per la salute degli utilizzatori finali.