Novedratese: “pizzi” e violenza sulle squillo, 14 arresti

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PROSTITUTEINVERIGO – Una vera e propria gerarchia, con tanto di capo e associati, alla base della piramide c’erano le prostitute. Ragazze reclutate dall’Est e trascinate in Italia con la favola di poter avere un futuro migliore.

In realtà per loro la vita era un vero e proprio inferno, costrette il più delle volte a stare in strada per ore senza cibo e persino quando erano “indisposte”.
L’indagine dei militari dell’Aliquota Radiomobile del N.O.R.M. di Cantù, diretti dalla Procura di Como, Dott. Astori, unitamente ai militari della Stazione Carabinieri di Turate, coordinati dalla Procura di Monza, Dott. Bellomo, ha portato nella giornata di ieri all’arresto di 14 persone.

Stando a quanto hanno scoperto i Carabinieri durante un anno di indagini e intercettazioni, sembra che tra protettori e ragazze si verificavano sempre due fasi. La prima quella dell’arrivo in Italia e l’inizio della prostituzione, in cui la donna veniva anche protetta con promesse di una vita migliore e di guadagni futuri. Dopo qualche tempo entrava però in gioco una seconda fase, ovvero quella della violenza nei confronti delle prostitute che volevano scappare da quell’inferno.

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