LECCO – Ma quale felicità? A intervenire sulla ricerca condotta dalla scuola di psicoterapia “Erich Fromm” che dipingeva quella lecchese come la provincia più felice d’Italia è l’ex ministro del Turismo, l’onorevole Michela Vittoria Brambilla.
La parlamentare ha sottolineato come l’ “indicatore sintetico del disagio nella crisi” elaborato dal Censis , posizioni i lecchesi all’ottavo posto (con un punteggio di 60) tra le province italiane dove serpeggia maggiore malcontento per il difficile periodo economico.
Il dato è emerso lunedì durante l’audizione del Censis davanti alla commissione bicamerale per l’infanzia e l’adolescenza, presieduta dallo stessa onorevole.
“L’indicatore individuato dal Censis non è fondato sulle ‘sensazioni’ di un campione di cittadini interpellati, ma sintetizza le variazioni nel periodo 2008-2011 di un ampio set di variabili oggettive – ha sottolineato la Brambilla – tasso di disoccupazione totale e giovanile, intensità dei fallimenti dichiarati; sofferenze bancarie sul totale degli impieghi, indice delle infrastrutture sociali, reddito disponibile pro capite, spesa delle famiglie pro capite, quota di delitti e criminalità diffusa denunciati, minori denunciati sul totale denunciati, dispersione scolastica (quinquennio istituti tecnici scientifici e classici), indebitamento delle famiglie”.
Un’analisi che, come spiegato dalla parlamentare, mostrerebbe un disagio trasversale che supera le tradizionali barriere tra Sud, Centro e Nord.
“Il Paradiso può attendere, almeno a Lecco” ha concluso l’onorevole.
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