Integrazione rette RSA: dopo 7 sentenze arriva il regolamento

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LECCO – Ci sono voluti sette ricorsi accolti dal TAR per spingere il Comune di Lecco a redigere il regolamento per l’integrazione delle rette delle case di riposo: l’Amministrazione Brivio ha infatti deciso di chiudere i conti con il passato, alla luce anche dell’ultima sentenza del tribunale amministrativo arrivata lo scorso luglio.

Ad interpellare il TAR era stata nel 2010 la onlus “Opinio Popoli” che si è fatta carico delle richieste di sette ricoverati all’Airoldi e Muzzi di Lecco che si erano visti negare l’integrazione della retta da parte del Comune. Il problema di fondo è che, in caso di difficili situazioni economiche dell’assistito, ad oggi gli uffici comunali decidono discrezionalmente se partecipare o meno alle spese per il mantenimento dell’anziano nella casa di cura, guardando anche al reddito dei familiari.

Un vuoto normativo che ora Palazzo Bovara deve colmare, così come stabilito dal tribunale, e da ottobre ci sta lavorando la commissione terza presieduta da Salvatore Rizzolino che la scorsa settimana ha elaborato le linee guida di quello che dovrà essere il regolamento: semplicità e inoppugnabilità, per evitare nuove sentenze sfavorevoli; l’integrazione verrebbe destinata agli ultra 65enni escludendo categorie come portatori di handicap; riferimento alle nuove norme ISEE per valutare la situazione economica dell’assistito e quindi il diritto al beneficio; libertà di scelta nella struttura di ricovero ma con un tetto di spesa massima per utente; sanzioni nel caso di falsi poveri e condivisione del testo con le parti sociali.

Ivano Donato
L’assessore Ivano Donato

Ancora da capire come verrà affrontato uno dei nodi della questione, ovvero quanto conterà la situazione economica dei parenti dell’anziano per ricevere l’integrazione della retta da parte del Comune: da quanto emerso finora, si dovrebbe tenere conto solo del reddito e del patrimonio dell’assistito, ma non si escluderebbero dalla contribuzione i familiari, anche se non vi sarebbe per questi ultimi alcun obbligo di presentazione della propria situazione economica.

“E’ il primo regolamento per Lecco e per realizzarlo guarderemo anche alle esperienze di altri Comuni, adattandole alle esigenze del nostro territorio, e ai pronunciamenti della magistratura, in modo da realizzare un documento che sia il migliore possibile” ha spiegato l’assessore comunale, Ivano Donato.

Le risorse a disposizione delle casse comunali si aggirano intorno ai 500 mila euro, una cifra da stanziata anche gli scorsi anni e l’obbiettivo dell’Amministrazione Comunale è quella di riuscire a mantenere tale quota.

“La popolazione è sempre più vecchia e vorremmo riuscire ad allargare gli aiuti a più soggetti possibili. Oggi noi rispondiamo sia per la quota sociale che sanitaria dell’integrazione, quando invece quest’ultima dovrebbe fare capo ad ASL – spiega l’assessore – E’ una questione che va risolta perché se non dovessimo integrare anche la quota sanitaria potremmo aiutare più persone mantenendo lo stesso importo degli anni passati”.