SUEGLIO – La cattura selettiva dei cinghiali in Valsassina e Valvarrone con le gabbie posizionate dalla Provincia di Lecco e gestite in collaborazione con gli agricoltori sta dando qualche risultato. Altri 3 capi sono stati catturati martedì notte a Sueglio, che portano il totale a 8 (3 sopra l’abitato di Lecco in località Cereda, 2 a Colico in località Fontanedo, ai quali si aggiungono i 3 della scorsa notte a Sueglio).
Le gabbie sono state posizionate da dicembre nei luoghi in cui si sono registrati i maggiori danni provocati da questo ungulato, in collaborazione con alcune aziende agricole. Le ultime catture nella notte fra martedì e mercoledì con la gabbia ubicata a Sueglio (località Duello) dove sono stati trovati 3 cinghiali, 2 femmine e 1 maschio, del peso di circa 50 chili ciascuno.
“Il problema dei cinghiali non è semplice né facilmente risolvibile – commenta l’assessore all’Ambiente, Agricoltura, Caccia e Pesca Carlo Signorelli – La scelta della cattura selettiva è stata fino a ora suggerita da densità relativamente basse e danni rilevanti, ma inferiori a quelli di altre province lombarde. A testimonianza dell’attenzione del nostro Ente verso questo problema abbiamo istituito una commissione tecnica per valutare la congruità degli interventi fino a oggi effettuati e suggerire eventuali correttivi”.
A tale riguardo, lunedì 24 marzo si insedierà la Commissione tecnica voluta e annunciata dall’Assessore Signorelli, con il compito di individuare i metodi più opportuni per minimizzare i danni provocati da questo ungulato in Valsassina, Valvarrone, Val d’Esino e zona di Colico.
La Commissione sarà presieduta dall’Assessore Signorelli e composta dai rappresentanti dei Comprensori Alpini di Caccia “Alpi lecchesi” e “Prealpi lecchesi” (territori in cui ora il cinghiale non è specie cacciabile), da un delegato del mondo agricolo e da 2 tecnici di rilevanza nazionale, Luca Pedrotti e Andrea Marsan, esperti nella gestione del cinghiale, oltre ai funzionari del Servizio Faunistico e alla Polizia provinciale.