Nel tardo pomeriggio sotto una cappa di afa, la festa della Guardia di finanza di Lecco è stata l’occasione per un primo bilancio del 2011 dell’attività delle fiamme gialle in provincia.
Scoperti, da gennaio a maggio, più di 92,4 milioni di euro di redditi sottratti alla tassazione sia perché non dichiarati (28,6 milioni) sia con cifre non deducibili; 36,5 milioni di Iva tra dovuta, relativa (quella prima della dedizione di eventuale credito) e non versata. Sono stati scovati ben 9 evasioni totali, con un recupero di quasi 5,5 milioni di euro di tasse recuperate e poco più di un milione di Iva. (Vedi in questo link i dati distribuiti).
Un quadro che ha spinto il colonnello Luigi Bettini a richiamare forte il concetto di legalità come un gesto di responsabilità che aiuta l’economia nei momenti di crisi. “La nostra attività – ha detto nel suo discorso- va nella direzione della libertà imprenditoriale”, spiegando al lato della cerimonia che se le imposte fossero pagate da tutti la pressione fiscale potrebbe diminuire.
Quella di oggi era la cerimonia di celebrazione del 237° anniversario del corpo della Guardia di finanza, alla quale erano presenti tutti i vertici delle forze dell’ordine con il prefetto Valentini in testa, il presidente della Provincia Daniele Nava e altri rappresentanti delle amministrazioni locali (il finanziare Antonio Rossi, assessore provinciale allo sport) e del mondo economico lecchese. E’ il momento in cui vengono premiati gli uomini che nell’arco dei dodici mesi precedenti si sono messi in luce come il capitano Andrea Crisari, il maresciallo capo Fabio Tondo e l’appuntato Isidoro Inzillo e il luogotente Maurizio Di Biasi, il maresciallo capo Crispino che hanno ottenuto l’encomio e il maresciallo capo Walter Curto che ha ricevuto un elogio (vedi qui le motivazioni).
Nel cortile della villa Manzoni schierato il picchetto d’onore dell’arma – affiancato da bersaglieri e alpini -sono risuonati i saluti del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e del comandante generale della Gdf Nino Di Paolo, mentre tra la folla e perfino sul tappeto rosso a fianco del palco pullulavano bambini anche piccolissimi che davano a questa celebrazione un tocco di grandissima umanità.
Nel discorso di Bettini anche un chiaro riferimento al contributo che la gdf è tenuta a dare al patto di sicurezza sul lago e in città ricordando che le poche risorse (il comando di Lecco è sotto organico del 20%) spesso “devono essere utilizzate per gli obiettivi primari”, ossia la lotta alla evasione. In questo quasi a scusarsi per non poter dare uomini a sufficienza per servizi che riguardano la sicurezza più che la fiscalità. La Guardia di finanza, infatti, è l’unica ad avere degli obiettivi quantitativi da raggiungere nell’arco dell’anno, come succede alle aziende.
Di seguito. L’intervento del colonnello Luigi Bettini. Sotto il video della cerimonia e la galleria delle foto.