
LECCO – C’è anche il direttore generale dell’Azienda Ospedaliera di Lecco, Mauro Lovisari, tra i 20 indagati nell’inchiesta della Polizia Giudiziaria della Guardia di Finanza di Milano su Expo e Sanità, che giovedì mattina ha fatto scattare sette arresti e un’ottantina di perquisizioni in ben 15 province italiane.
I finanzieri in mattinata si sono presentati all’ospedale Manzoni, perquisendo gli uffici e acquisendo della documentazione relativa ad alcuni appalti. Interessati dalle perquisizioni, da quanto si apprende, anche l’ufficio e l’abitazione di Lovisari a Brugherio. Il direttore generale, sempre secondo le informazioni emerse, è indagato per turbativa d’asta per la gara d’appalto del servizio lavanderia.
L’inchiesta riguarda Expo 2015 e la progettazione dei lavori (per bandi di gara di valore pari a 323 milioni di euro) della Città della Salute che sorgerà nelle aree ex Falck di Sesto San Giovanni e ha visto finire in carcere personaggi di spicco della politica come l’ex funzionario del Pci-Pds Primo Greganti, che era già arrestato durante l’inchiesta Mani Pulite, Antonio Rognoni, ex direttore generale di Infrastrutture Lombarde e l’ex segretario amministrativo della DC milanese Gianstefano Frigerio.
Infrastrutture, sanità e “una struttura associativa diretta ad influenzare gli appalti, attiva da un anno e mezzo o due” come spiegato dai pm Claudio Gittardi e Antonio D’Alessio che hanno coordinato le indagini con la supervisione del pm Ilda Bocassini e del procuratore capo Bruti Liberati
“Una cupola in grado di incidere su appalti di società pubbliche anche di rilievo nazionale – spiegano i giudici – La capacità di questa associazione di infiltrarsi si misura nella capacità di coinvolgere e di mettere al proprio servizio l’attività dei pubblici ufficiali”.
Alti dirigenti come i direttori generali di alcuni ospedali lombardi nelle “disponibilità” di Frigerio: “Si tenevano riunioni giornaliere a cui partecipavano direttori generali di aziende ospedaliere, imprenditori, personaggi di rilievo politico “, rivela il pubblico ministero Gittardi, nel corso dei quali si trasmettevano “notizie di ufficio destinate a rimanere segrete sul procedimento di formazione del bando di gara e sulla successiva fase di aggiudicazione”.
“Una delle capacità – prosegue il pm – di questa associazione era quella di sponsorizzare i pubblici ufficiali, promettere avanzamenti e protezioni politiche, avendo contatti politici di alto livello, assicurare ai pubblici ufficiali promozioni di carriera in cambio della disponibilità su gare d’appalto”.
Insieme a Lovisari sarebbero indagati anche il direttore generale e il direttore amministrativo dell’ospedale di Melegnano, Paolo Moroni e Patrizia Pedrotti, e il direttore generale dell’AO di Pavia, Daniela Troiano.
IL COMUNICATO DELL’AO DI LECCO
L’Azienda Ospedaliera della Provincia di Lecco comunica che in data odierna è stata eseguita una visita da parte della Guardia di Finanza di Milano , in esecuzione di un ordine di esibizione di atti e documenti emesso dalla Procura di Milano.
Il Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera ha ricevuto contestualmente una informazione di garanzia relativamente ad una ipotesi di turbativa d’asta per una gara di appalto, sull’espletamento della quale lo stesso Direttore Generale e l’Azienda manifestano assoluta tranquillità.
Le operazioni condotte dai militari si sono svolte in un clima di massima collaborazione.
Si precisa che il reato ipotizzato non è in alcun modo connesso a condotte che possano aver agevolato la criminalità organizzata.

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